Dopo la crisi pandemica ed il caro-energia, ad attanagliare cittadini e consumatori arriva anche il mutuo.
Maxi-rincari sui tassi d’interesse che potrebbero aumentare ancora. La Bce, infatti, avrebbe previsto un nuovo aumento pari al +0,75%, con inevitabili conseguenze per chi ha scelto il tasso variabile anziché quello fisso.
Sul tema, Palermo Live ha intervistato il Dr. D’Appolito, consulente aziendale, per fare chiarezza sulla questione e per dare qualche suggerimento su come difendersi dai rialzi.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio cambio di rotta. Basti pensare che da 10 anni i tassi d’interesse sono stati caratterizzati addirittura da un segno negativo. Oggi, invece, reduci da una pandemia e a causa dell’attuale inflazione galoppante, assistiamo ad un incremento quotato fino al +0,75%. Ciò significa mediamente un aumento delle rate mensili tra i 50 e gli 80 euro. Un aumento che grava particolarmente sul mutuatario medio ma non solo”, commenta.
Una situazione che, purtroppo, non si appresta a degli scenari più rosei o quanto meno non nell’immediato futuro. Dall’Europa, infatti, fanno sapere che il percorso proseguirà fino a che l’inflazione non tornerà su livelli accettabili.
E intanto che si aspettano nuove misure adottate dal nuovo Esecutivo, come ad esempio l’adozione di alcune calmierazioni a chi ha più bisogno o la sospensione delle rate, come ci si può difendere?
“Bisogna fare attenzione. Spesso possono essere presenti dei vizi di trasparenza sui costi, delle incongruenze rispetto alla fase attuativa. Spesse volte, purtroppo, l’aumento dei tassi d’interesse è così alto da sfociare nel reato di usura a causa del superamento della soglia legale stabilita. Tutta una serie di attenzioni che spesso possono sfuggire al semplice mutuatario e che perciò richiedono l’assistenza di un esperto del settore, di un consulente”, continua D’Appolito, per poi illustrare uno degli utili strumenti a favore di chi si ritrova in grave difficoltà.
“Molti ad esempio non sono a conoscenza di alcuni strumenti utili, uno tra tutti la legge sul sovraindebitamento che ha come obiettivo principale quello di porre rimedio a specifiche situazioni di eccessivo indebitamento. In estrema sintesi, si tratta di una richiesta al giudice, non un contenzioso, al fine di permettere legalmente al debitore di pagare quanto gli è possibile e di vedersi cancellato il debito che è accertato non può essere pagato. Una protezione giuridica importante. Strumento, inoltre, utile per salvare le case oggetto di pignoramento da parte delle banche. Per questo, serve fare più informazione e passare il messaggio che non si è da soli”, conclude.