Napoli, De Luca chiude anche le scuole materne e gli asili «il governo perde tempo»
L’ordinanza sarà in vigore dal 2 al 14 novembre: confermata anche la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle università e attacca: «Serve un lockdown nazionale»
Nuova stretta in Campania per arginare i contagi da coronavirus. Stop alle scuole dell’infanzia in Campania a partire da lunedì. E’ quanto prevede l’ordinanza numero 86 firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che contiene ulteriori misure di contenimento per il contagio da covid-19. Lo stop è a partire da lunedì 2 novembre e fino al 14 novembre prossimi. Si conferma anche la sospensione delle attivita’ didattiche e di verifica in presenza nelle università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno, ove già programmate in presenza dal competente Ateneo.
Intanto, in diretta Facebook, De Luca parla di “fortissimi ritardi delle decisioni del Governo fatte con la logica del mezzo mezzo che scontenta tutti e non risolve problemi”. E aggiunge: “C’è una sottovalutazione grave della pesantezza dell’epidemia oggi e quindi tempi di decisione incompatibili con la gravità dell’epidemia, sta perdendo tempo prezioso. Nessuno si permetta di immaginare misure mezze mezze, per il livello di gravità del contagio le uniche misure non solo serie ma efficaci sono misure di carattere nazionale”. In merito ad ipotesi di lockdown per Napoli: “Il resto è tempo perso – ha aggiunto – ci sono regioni nelle quali le percentuali sono enormemente superiori a Napoli. Nessuno dica oggi stupidaggini, le uniche misure sono di carattere nazionale, il resto sono cose intollerabili”.
Oggi la Campania ha registrato 3.186 persone positive al Covid su 18.650 tamponi, dice De Luca, spiegando che “ci sono condizioni di stress per ricoveri e posti letto negli ospedali, non per le terapie intensive. A marzo – sottolinea – la punta più alta di ricoveri è stata di 622 ricoveri ospedalieri, già oggi abbiamo 1.300 ricoveri; a marzo avevamo 4mila positivi oggi 40mila, molti moltissimi sintomatici ma voglio chiarire che gli asintomatici contagiano. Per le intensive a marzo la punta massima di ricoveri è stata di 135 – conclude – già oggi abbiamo 164 ricoveri e il peggio deve ancora venire. Ci stiamo preparando a triplicare i posti di degenza e di terapia intensiva”.