Natale, il messaggio di Papa Francesco: “Basta morti sul lavoro”

L’omelia del Pontefice nella Basilica di San Pietro, davanti a circa 1.500 persone, ha toccato temi d’attualità scottanti come quello delle morti sul lavoro. “Nel giorno della Vita ripetiamo: basta morti sul lavoro – ha ammonito Bergoglio -. E impegniamoci per questo”.

papa francesco

Umiltà, compassione, dignità: questi i termini fondanti della Messa di Papa Francesco la notte di Natale. Una ricorrenza portatrice di un messaggio che “non cavalca la grandezza, ma si cala nella piccolezza”, con Dio che sì fa bambino per venire al mondo.

La celebrazione nella Basilica di San Pietro si è svolta davanti a circa 1.500 persone. Anche quest’anno, è stata anticipata alle 19:30.

“Cosa chiedere a Gesù per Natale: la grazia della piccolezza”

L’invito è stato quello ad “abbracciare Gesù nei piccoli di oggi”, negli ultimi, lasciando da parte il disprezzo e l’indifferenza. “Amare Gesù negli ultimi, servirlo nei poveri”, che sono “i più simili a Gesù, nato povero – ha detto il Papa -. Ed è in loro che Lui vuole essere onorato. In questa notte di amore un unico timore ci assalga: ferire l’amore di Dio, ferirlo disprezzando i poveri con la nostra indifferenza”.

“Dio non ricerca forza e potere, domanda tenerezza e piccolezza interiore”. Ecco allora “che cosa chiedere a Gesù per Natale: la grazia della piccolezza”. Perché, secondo Papa Bergoglio, “è un messaggio di grande speranza: Gesù ci invita a valorizzare e riscoprire le piccole cose della vita”.

“Lasciamoci allora alle spalle i rimpianti per la grandezza che non abbiamo – prosegue -. Rinunciamo alle lamentele e ai musi lunghi, all’avidità che lascia insoddisfatti”.

“Basta morti sul lavoro”

Guardando ai pastori del presepe, il Pontefice vede l’interesse di Dio nei “dimenticati delle periferie”, la cui “dignità è messa alla prova”. Gesù “viene a nobilitare gli esclusi e si rivela anzitutto a loro: non a personaggi colti e importanti, ma a gente povera che lavorava”.

Da qui il passaggio ad uno dei tempi più caldi degli ultimi mesi: il lavoro e le sue vittime. “Dio stanotte viene a colmare di dignità la durezza del lavoro. Ci ricorda quanto è importante dare dignità all’uomo con il lavoro, ma anche dare dignità al lavoro dell’uomo, perché l’uomo è signore e non schiavo del lavoro”.

“Nel giorno della Vita ripetiamo: basta morti sul lavoro – ha ammonito il Papa -. E impegniamoci per questo”. Il Pontefice ha infine esortato a dare dignità al lavoro scongiurando le morti bianche.

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