Natale con il covid, il consiglio: fare subito i regali, potrebbero non arrivare in tempo

Se in ossequio alle misure restrittive il rischio concreto è quello di non potere fare lo shopping tradizionale, grazie all’e-commerce posso tranquillamente attendere che il pacco regalo suoni al citofono. Eppure il rischio è un’inaspettata congestione…

Una frase che non si può lontanamente sentire ma che, sempre più spesso si è letta ultimamente sul web: se il commercio tradizionale lo maledice, quello e-commerce al Covid-19 sembra addirittura strizzare l’occhio. E’ questo uno di quei casi in cui, di fronte al Dio denaro si arriva a sacrificare persino la ragione e i buoni sentimenti. Non vogliamo crederci, anche se bisogna prenderne atto. Con il minacciato Natale al sapor di covid, le ammiraglie del commercio on-line, Amazon su tutte su fregano le mani. Se non posso fare lo shopping tradinzionale in ossequio ai vari Dpcm, nessuno di contro può vietarmi di arringere da internet. D’altronde basta sfogliare in catalogo, cliccare, pagare e attendere che suoni il citofono per avere il più comodo dei domicili. 

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E CONCRETO IL RISCHIO DELLO SHIPAGEDDON

Chi non sa che grazie al lockdown l’uomo più ricco del mondo è diventato ancora più ricco? Amazon, infatti, si è chiaramente avvantaggiata da questa situazione e Jeff Bezos ne ha raccolto i frutti maggiori, con la consapevolezza anche che molti di quei clienti sarebbero rimasti tali anche con l’avvio della fase del new normal. Solo che ora ci risiamo, il virus sta nuovamente facendo paura e si riparla di lockdown. La differenza è che stavolta stiamo andando verso il Natale, quando gli acquisti si impennano abitualmente in maniera mostruosa. Ma se tutti ci mettiamo a fare shopping online, chi ci porterà i pacchi in casa? Shopping online e vacanze di Natale… Eh sì, il rischio shipageddon è reale!

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