A Natale solo parenti stretti, con limitazioni autocertificate

Per Natale ci potrebbe essere una deroga mirata, da autocertificare in caso di controlli, per limitatissimi ricongiungimenti familiari

Natale

Sarà un Natale in zona rossa, ma con qualche deroga al rigorismo assoluto. Sarà comunque una deroga mirata, da autocertificare in caso di controlli. E comunque, se passerà, nei giorni di zona rossa nazionale permetterà limitatissimi ricongiungimenti familiari. L’esecutivo sta lavorando su questa eccezione pensata per gli anziani soli, oppure per quei consanguinei che altrimenti trascorrerebbero un Natale senza compagnia. I criteri da seguire, seppure ancora sfumati, potrebbero essere due. Il primo è quello che prevede incontri tra congiunti non conviventi soltanto per il primo e secondo grado di parentela. Genitori e figli, dunque, nonni e nipoti, fratelli. Così sarebbero esclusi zii e cugini e ovviamente gli amici. Nel secondo criterio, che è ancora più restrittivo, è previsto che la deroga possa essere consentita, al massimo, a due persone. Chi sarà fermato, dovrà rispettare questo criterio. Se ad esempio un figlio va a trovare il padre, non dovrebbe muoversi con più di un membro della famiglia per volta. Questo garantirebbe che chi ospita apra la casa al massimo a due familiari non conviventi. Questo è il massimo che sarebbero disposti a concedere i rigoristi, che non sono disposti ad accettare riunioni familiari allargate

MA SI DISCUTE ANCORE SUI GIORNI DELLE ZONE ROSSE

Ma non è solo questo l’argomento di scontro fra i permissivisti e i rigoristi. Si tratta anche su quanti debbano essere i giorni in cui fissare le zone rosse. Potrebbero essere otto, cioè i festivi e prefestivi nel periodo che va dal 24 dicembre al 3 gennaio. Quindi dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Questo è quello che vorrebbe Conte. Ma Franceschini, Speranza e Boccia insistono, e chiedono un lockdown totale dal 24 dicembre al 6 gennaio, accompagnato anche dallo stop ai movimenti extracomunali dal 21 dicembre. Boccia ha detto: «Servono misure drastiche, il più a lungo possibile altrimenti queste feste rischiano di avere effetti peggiori del Ferragosto». Comunque le decisioni saranno prese oggi, e gli italiani finalmente sapranno come si devono comportare nelle feste, a cominciare da Natale.