È nato in Italia un piccolo bradipo, l’incredibile diretta di un visitatore – VIDEO
Il piccolo esemplare è l’unico nato quest’anno in Italia e l’ottavo nel mondo
Tra i rami degli alberi del Parco Natura Viva di Bussolengo, nel Veronese, è nato un piccolo bradipo. L’unico quest’anno in Italia e l’ottavo nel mondo. Un visitatore ha ripreso l’evento in diretta, con il suo cellulare. Sono immagini eccezionali che per la prima volta documentano il parto di un esemplare di questa specie in ore diurne.
È avvenuto mentre mamma Wendy continuava ad avanzare appesa a un ramo per assecondare le contrazioni. Tutto si è svolto senza alcuna complicazione e a decidere il nome del nuovo arrivato saranno i keeper del Parco Natura Viva con una comunicazione sui social network.
La mamma del bradipo ha già 6 figli ed è nonna di 4 nipoti
Camillo Sandri, il direttore zoologico del Parco Natura Viva, come riporta l’agenzia Dire ha spiegato: «I bradipi vivono la loro vita quasi interamente a testa in giù sugli alberi comprese attività come l’accoppiamento e il parto. E la nostra Wendy, già mamma di 6 figli e 4 volte nonna, ci ha regalato due minuti davvero emozionanti. Ormai mamma esperta, come sempre ha condotto tutte le fasi in totale autonomia. Non appena il suo piccolo è quasi interamente venuto alla luce, lei lo ha aiutato tirandolo su e lo ha posizionato sul suo ventre, da dove guarderà il mondo per le prossime settimane. La letteratura scientifica ci dice che un piccolo di bradipo alla nascita pesi intorno ai 350 grammi e che sia lungo circa 25 centimetri. Per il momento, starà al caldo e succhierà il latte ben ancorato alla sua mamma».
L’animale più lento al mondo
Considerato l’animale più lento al mondo, il bradipo didattilo vive in natura tra le foreste tropicali del Centro e del Sud America, dove si sposta di ramo in ramo ad una velocità di circa 2 metri al minuto, raggiungendo una velocità massima di 5 metri al minuto solo se si sente in pericolo. Quindici sono le ore che dedica al sonno e due sole le volte alla settimana in cui scende a terra per defecare. «Wendy e gli altri quattro esemplari – ha spiegato ancora Sandri – mantengono queste attitudini grazie al doppio reparto, esterno e interno, che hanno a disposizione per muoversi liberamente tra gli alberi, nei momenti della giornata in cui non dormono. Una caratteristica che in natura rappresenta anche una minaccia alla loro sopravvivenza. E’ proprio la deforestazione infatti, a impedire a questa specie di spostarsi da una zona all’altra, di incontrarsi, di nutrirsi e di trovare il giusto rifugio per sfuggire ai predatori».
Foto www.dire.it
Video Fabio Filippo