Soccorso alpino e speleologico siciliano e 82° Csar dell’Aeronautica militare in azione a Lampedusa (Agrigento) per recuperare una quarantina di immigrati bloccati da quasi 48 ore, dopo il naufragio della loro imbarcazione, su una scogliera ai piedi di una parete verticale alta più di 100 metri nella zona di Cala ponente.
Vista l’impossibilità di operare via mare a causa delle avverse condizioni meteo, allertato dalla Direzione marittima di Palermo della Capitaneria di porto, il Soccorso alpino ha a sua volta chiesto il supporto dell’Aeronautica, con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Due tecnici di elisoccorso si sono imbarcati all’aeroporto di Birgi su un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar che in pochi minuti ha raggiunto l’isola delle Pelagie. Il velivolo ha fatto una brevissima sosta per lasciare materiale tecnico imbarcato nel caso di un intervento più complesso anche via terra e avere più spazio a bordo.
A questo punto è iniziata la vera e propria operazione di recupero. I tecnici del Sass e dell’Aeronautica si sono calati col verricello e hanno imbarcato per prime sei donne per sbarcarle all’aeroporto dell’isola. L’operazione sta proseguendo.