Naufragio Bayesian a Porticello, al via i rilievi per il recupero dello yacht

Bayesian

Inizieranno oggi, mercoledì 18 settembre, i rilievi in mare di una ditta privata per il recupero del Bayesian, lo yacht naufragato a Porticello a largo di Santa Flavia, in provincia di Palermo. Una tragedia che ha provocato la morte di sette persone. Si immergeranno anche i sommozzatori della Capitaneria di Porto del nucleo sub della Guardia Costiera di Genova per il consueto monitoraggio ambientale.

Dall’analisi dei sedici terribili minuti riteniamo che l’acqua possa essere entrata dal portellone del Bayesian”. A parlare così, nel corso della trasmissione “Cinque Minuti” condotta da Bruno Vespa, lo scorso 10 settembre è stato Giovanni Costantino, Ad di Italian Sea Group. Nella puntata sono stati ricostruiti i momenti salienti di quel 19 agosto in cui il veliero è affondato al largo di Porticello, provocando la morte di sette persone in tutto.

In disaccordo con la ricostruzione, il comandante James Cutfield, raggiunto a Majorca, ha negato che il portellone fosse aperto: “No, no”, ha risposto alla domanda del giornalista.

Bayesian, la ricostruzione del naufragio

Secondo Costantino, alla base dell’inabissamento del veliero ci sarebbero stati una serie di errori umani. “L’equipaggio avrebbe dovuto preparare la nave chiudendo e blindando la stessa, lo scafo e la sovrastruttura – ha detto l’Ad di Italian Sea Group -. La nave è inaffondabile, se non fosse entrata acqua l’imbarcazione non avrebbe avuto alcun tipo di problema. È significativo che i pescatori esperti di mare della zona abbiano letto la perturbazione in arrivo e non siano usciti”.

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