Naufragio di Porticello, aperto un varco nel relitto della Bayesian: si cercano i corpi dei dispersi

Sono riprese stamani le ricerche dei sei dispersi del naufragio del veliero Bayesian, affondato all’alba di ieri al largo di Porticello. Le squadre di speleo sommozzatori dei vigili del fuoco, giunte ieri da Roma, Sassari e Cagliari, hanno ripreso le ispezioni del relitto mentre elicotteri e motovedette stanno battendo il tratto di mare interessato dal drammatico incidente.

Stando agli ultimi aggiornamenti, i sommozzatori dei vigili del fuoco e della Capitaneria di Porto sono riusciti ad aprire un varco nello scafo della Bayesian. Da qui dovrebbero quindi entrare all’interno del relitto e ritrovare i corpi dei sei dispersi, che si ipotizza siano rimasti intrappolati proprio all’interno del veliero.

Naufragio di Porticello, difficili le operazioni

Le ricerche appaiono tutt’altro che semplici. Come ha spiegato Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del comando generale dei vigili del fuoco, le squadre, composte da due speleo sub, a quella profondità possono restare sott’acqua per un massimo di 12 minuti. Due sono necessari solo per la discesa e la risalita, quindi, il tempo effettivo a disposizione per le ricerche è di soli 10 minuti per immersione.

Il veliero è una piccola Concordia – ha proseguito – con spazi estremamente angusti al suo interno, e avanzare diventa molto difficile se si incontra un ostacolo, così come è complicato trovare percorsi alternativi”. I sub sono riusciti a ispezionare solo il ponte di comando, pieno di cavi elettrici ma privo di tracce dei dispersi: “Dall’esterno, non è possibile vedere nulla all’interno dello yacht, rendendo impossibile al momento individuare altri corpi”.

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