James Cuterfield, il comandante dello yacht Bayesian affondato lunedì scorso a Porticello in provincia di Palermo, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai magistrati che si sono diretti all’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia per incontrare il capitano del veliero.
L’avvocato Giovanni Rizzuti ha spiegato i motivi per i quali il suo assistito non ha risposto alle domande degli investigatori: “La prima è che è molto provato. La seconda ragione è che noi siamo stati nominati ieri e per articolare una linea difensiva compiuta e completa e corretta abbiamo bisogno di acquisire una serie di dati che al momento non possediamo. Al momento non sappiamo se ci sono altri indagati“.
Nelle prossime ore altre persone potrebbero finire nel registro degli indagati, atto dovuto per dare agli indagati la possibilità di nominare consulenti e periti per partecipare agli atti irrepetibili, a partire dalle autopsie delle sette vittime. Chi dovrebbe finire tra gli indagati, insieme al comandante, è il primo ufficiale Tijs Koopman.