Naufragio in Grecia, strage di migranti: recuperati 79 morti, 550 dispersi. Salvati 109
A bordo di un vecchio peschereccio c’erano circa 750 migranti partiti dalla Libia. Pesanti accuse di ‘Alarm phone’ alla Grecia
Ancora una tragedia del mare, probabilmente una delle peggiori stragi di migranti nel Mediterraneo. Un vecchio peschereccio stracarico di centinaia di migranti, forse 750, partito da Tobruk, in Libia per raggiungere l’Italia, si è capovolto nelle acque dell’Egeo, a 47 miglia nautiche da Pylos, nel sud del Peloponneso. Dopo una giornata di ricerche e soccorsi, 104 persone sono state tratte in salvo e recuperati 79 corpi. Ma è evidente che il bilancio di questo naufragio è destinato a trasformarsi in un ecatombe.
Nikolaos Alexiou, comandante e portavoce della guardia costiera greca ha spirgato: “La parte esterna della nave era piena di persone, sospettiamo che lo stesso valga per l’interno”, ed ha affermato che “non si può dare un numero esatto con certezza, ma certamente il numero è molto alto”. Il governatore della regione del Peloponneso, Panagiotis NikasSecondo, ha affermato che, secondo le prime ricostruzioni dei sopravvissuti, “il numero dei passeggeri era di 750”.
Fra i migranti siriani, pachistani ed egiziani
‘Alarm Phone’ ha detto che la Guardia costiera ellenica era “stata allertata alle 16.53” così come “le autorità greche e le altre europee”. Quindi “erano ben consapevoli di questa imbarcazione sovraffollata e inadeguata. Ma ─ ha denunciato il centro che si occupa di ricevere le telefonate di soccorso ─ non è stata avviata nessuna operazione di salvataggio, La Guardia costiera ha iniziato a giustificare il mancato soccorso sostenendo che le persone in difficoltà non volevano essere soccorse in Grecia”. Così, sostiene ancora ‘Alarm Phone’, sarebbero state perse ore cruciali, fino al naufragio. Secondo le prime informazioni, i migranti venivano da Siria, Pakistan, Egitto e tra loro, raccontano i soccorritori, c’erano anche donne e bambini stipati nelle stive. Stando alle prime testimonianze, nessuna di loro indossava il giubbotto di salvataggio.