“Navalny ucciso con un pugno al cuore dopo una passeggiata di due ore a -27 gradi”
Si tratterebbe di una tecnica killer usata dagli agenti dell’ex Kgb. Intanto il suo corpo non è stato restituito alla famiglia
Dopo la morte in prigione di Alexei Navalny, il dissidente e principale oppositore di Putin, la salma non è stata riconsegnata alla famiglia e ancora non si sa dove sia il suo corpo.
Non si conoscono quindi ufficialmente le cause della sua morte: secondo l’agenzia russa Tass, sono in fase di accertamento, ed il suo corpo sarà restituito alla famiglia dopo 14 giorni. Yulia Navalnaya, la moglie di Navalny, in un messaggio video sui social media ha affermato che suo marito è stato ucciso con il Novichok. Un agente nervino, un veleno, spesso usato in Russia per eliminare nemici e avversari politici, perché non è tracciabile. “Mentono meschinamente e nascondono il suo corpo attendendo quando svaniranno le tracce dell’ennesimo Novichok di Putin”, ha affermato la vedova del dissidente.
“Prima di morire due ore a -27 gradi”
Ma per quanto riguarda le cause della morte di Navalny, adesso si fa strada una nuova ipotesi. E cioè che sia morto a causa di un pugno al cuore, dopo essere stato esposto per molto tempo a condizioni di congelamento. Lo afferma una fonte citata dal Times, Vladimir Osechkin, fondatore del gruppo per i diritti umani Gulagu.net, che ne ha parlato al quotidiano britannico.
Secondo Osechkin, che ha citato una fonte che lavora nella prigione IK-3, i lividi trovati sul corpo dell’oppositore sono compatibili con la tecnica del «pugno unico» già usato dai sicari del Kgb sovietico. Prima della sua morte, Alexei Navalny, 47 anni, sarebbe stato costretto a trascorrere più di due ore e mezza all’aperto, dove la temperatura poteva scendere fino a -27 gradi.