Ad Amap negato bagno a disabile: “Allucinante, siamo da quinto mondo”
Avere un bisogno fisiologico mentre sei a turno in un ufficio pubblico, ma aver negato la possibilità di andare in bagno perché manca l’addetto al montascale. É quanto accaduto a Palermo, nella sede di Amap in via Volturno. Lo sfortunato protagonista è Dan Dumitru Borta, uomo di origini rumene 48enne disabile, in sedia a rotelle.
Testimone del triste episodio è stato un palermitano in fila per sbrigare un’operazione. “Questo signore era con la moglie come me a turno negli uffici Amap – racconta Antonio Paleologo a Palermo Live -. Poi la signora si è allontanata con un funzionario e l’uomo è rimasto sul marciapiede ad aspettare. Lo vedevo sofferente e mi sono avvicinato per chiedergli se avesse bisogno di qualcosa. Mi rispose che doveva andare in bagno. Gli ho risposto di pazientare un attimo, ma dopo un po’ vedevo che la moglie non arrivava e lui era ancora più sofferente. Allora mi sono avvicinato al portiere spiegandogli la situazione. Prima mi dicono che il problema non si può risolvere in nessun modo, poi dopo aver chiamato un funzionario mi viene detto che bagni per disabili non ne hanno”.
Paleologo, molto sorpreso per quanto sentito, chiede: “Ma può essere mai che in un ufficio pubblico non ci sia un bagno destinato a portatori di handicap?”. “In realtà lo abbiamo – rispondono alcuni dipendenti – ma bisogna usare il montascale e non abbiamo un addetto per utilizzarlo“.
“Ho parlato anche con una responsabile – continua Paleologo – la quale mi ha risposto che non ci poteva fare niente e che il signore invece di venire in ufficio poteva sbrigare l’operazione anche online. Ma che risposta è? Il signore aveva bisogno di andare in bagno e Amap come ufficio pubblico gliel’ha negato”.
Dopo aver aspettato invano di ricevere una risposta risolutiva da Amap per la situazione, è tornata la moglie del signor Borta e sono andati via. “Nel 2023 quindi in un ufficio pubblico dove manca un addetto al montascale si fa fare la pipì addosso a un signore. Siamo da quinto mondo, una situazione allucinante. Dovrebbero chiuderlo quest’ufficio”.
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