Il negazionista Cardinale Burke in terapia intensiva per Covid 19

Diceva che i vaccini contenevano microchip e feti. Oggi, dopo avere contratto il Covid 19, è attaccato ad un ventilatore.

Quella che sembrerebbe una crociata dei media contro i negazionisti, in realtà vuole piuttosto essere una presa di coscienza di ciò che riserva la realtà in tempo di pandemia. Nessun tentennamento, dunque, di fronte all’ennesima prova che il Covid 19 è una malattia mortale. Malattia contro la quale l’arma dei vaccini risulta essere ad oggi l’unica via d’uscita. Manifesto di quanto detto la vicenda, amara, toccata al negazionista cardinale statunitense Raymond Burke. Oggi, purtroppo, attaccato a un ventilatore dopo essere risultato positivo al Coronavirus ed aver contratto Covid-19.

FETI E MICROCHIP

Lo comunica l’account Twitter del religioso, che a maggio 2020 in un incontro aveva espresso scetticismo su vaccini ed obbligo vaccinale: «Deve essere chiaro che la stessa vaccinazione non può essere imposta, in modo totalitario, ai cittadini», affermava Burke, che sosteneva anche che «una sorta di microchip che deve essere posto sotto la pelle di ogni persona, in modo che in qualsiasi momento possa essere controllata dallo Stato in merito alla salute e ad altre questioni che possiamo solo immaginare».