Nel delitto di Bagheria contrasti e liti per frequentazioni e orari di rientro

Gli amici: ”Covava risentimento e si sentiva oppressa”. Tante discussioni davanti ai ragazzi che talvolta incontrava a casa

monopattino

Dopo quasi una settimana dal matricidio di Bagheria, nel giorno dei funerali della maestra, è emerso un quadro di litigi e discussioni con la figlia, che ha confessato il suo delitto. Contrasti per i quali la mamma perdeva la pazienza, e diceva alla figlia di non voler cucinare per lei. Non era tranquilla per le sue frequentazioni della ragazza, e preferiva che gli amici andassero a trovarla a casa. Oggi il “Giornale di Sicilia“ scrive che a parlare è chi ha frequentato casa Spanò, ed ha assistito a banali discussioni che diventavano poi litigi. Episodi che possono succedere in tutte le famiglie, ma che non riescono però a giustificare una simile furia assassina.

Madre ossessiva? I colleghi: “Insegnante amorevole”

I ragazzi lasciano intendere che la loro amica covava un forte risentimento verso la mamma. Secondo la versione di uno degli amici, che ha accettato di parlare solo anonimamente, la figlia di Teresa Spanò si sarebbe sentita sopraffatta e avrebbe percepito la madre come opprimente. Ma davvero la maestra era stata una madre troppo presente e ossessiva? I colleghi la descrivono come un’insegnante amorevole con i suoi alunni, bambini di prima elementare. Nella sua confessione, anche la ragazza, che ora si trova affidata a una comunità, ha parlato di contrasti e liti con la mamma. Fino all’ultimo scontro che si è trasformato nel tremendo matricidio, con lo strangolamento della mamma, che forse era già stordita da psicofarmaci.

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