Gli over 60 siciliani nel fine settimana potranno vaccinarsi in tutti gli hub dell’Isola senza nessuna prenotazione. Per questo sono pronte le 100mila dosi di vaccino AstraZeneca rimaste ferme per carenza di prenotazioni. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha organizzato per venerdì, sabato e domenica le giornate dell’open day. «Si deve tornare a fare decollare la vaccinazione con AstraZeneca ─ ha detto il governatore siciliano ─. Concordo con le parole del capo della Protezione civile Curcio: non possiamo fare prevalere i timori, dimenticando il valore strategico della vaccinazione».
«Non è etico – ha continuato Musumeci – tenere bloccate quasi centomila dosi di questo vaccino perché non ci sono adeguate prenotazioni. Chiedo la collaborazione di tutti, dagli Ordini professionali al sindacato, perché serve tornare a correre come prima. Siamo stati un esempio nelle scorse settimane, adesso non può vincere la paura». Il commissario per l’emergenza Covid, Renato Costa, il commissario per l’emergenza Covid nel palermitano, inoltre assicura che «ogni over 60 che vorrà vaccinarsi all’open day sarà comunque sottoposta a un’attenta valutazione medica prima dell’immunizzazione, in modo da capire se ci sono controindicazioni in base a particolari problemi di salute».
È indispensabile che riparta la vaccinazione con AstraZeneca, anche perché comincia a scarseggiare Pfizer, di cui per oggi è atteso un nuovo rifornimento. «Sicuramente fra gli over 60 c’è stato un 30 per cento di rinunce – ha spiegato Costa – però credo che stiamo recuperando: la gente si sta rendendo conto che l’import ante è immunizzarsi. Sono fiducioso che si tratti solo di un effetto transitorio». Anche Nino Amato, il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo sostiene la campagna vaccinale, come scrive il Giornale di Sicilia: «Siamo stati i primi a lanciare una campagna di sensibilizzazione in favore delle vaccinazioni contro il Covid-19, convinti che sia l’unico modo per uscire fuori dalla pandemia».
Il lancio di questa iniziativa è arrivato contemporaneamente alla notizia della sospensione negli Usa del vaccino Johnsono&Johnson per sei sospetti casi di trombosi. In attesa di chiarimenti sono state sospese in Europa le consegne di questo farmaco. E in Italia si è deciso di rimandarne l’inizio della somministrazione, che era prevista per questa settimana. Le dosi già arrivate non sono comunque molte, perché si tratta della una prima tranche di 184mila.