Catastrofico terremoto di magnitudo 7 in Marocco: crolli, centinaia di morti e feriti

Le immagini che arrivano dal Marocco sono devastanti: edifici sbriciolati, persone che scappano in strada, tanti che scavano a mano tra le macerie

Una scossa di terremoto di magnitudo 7 ha colpito la regione di Marrakesh in Marocco. La prima scossa si è veriicata alle 23.11 di venerdì 8 settembre. I sismografi hanno individuato l’epicentro ai piedi dell’Atlante nella provincia di Al Haouz, a una profondità di 8 chilometri e a 70 chilometri da Marrakesh.

Il primo bilancio ufficiale, citato dall’agenzia di stampa Agi, parla di 293 morti e almeno 153 feriti. Le vittime sarebbero soprattutto nelle province di Al Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. Secondo quanto riportano i media locali, la scossa si sarebbe sentita in tutto il Marocco, a Safi, Essaouira, Casablanca, Rabat, Sale’, Ke’nitra, Fe’s et Mekne’s. Ma anche nei paesi vicini, come la Mauritania, l’Algeria, Gibilterra. Addirittura fino in Portogallo. Video e filmati mostrano crolli e situazioni di pericolo.

In Marocco crolli di abitazioni e monumenti

L’agenzia di stampa Ansa fa sapere che nella medina di Marrakech le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Sono le mura rosse che circondano la città vecchia, patrimonio mondiale dell’Unesco. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico ‘Café de France’.

Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull’Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud.

In migliaia si sono riversati per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina, in preda al panico. Elettricità e collegamento internet sono mancati a lungo. Il centralino dell’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate, soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Al momento gli aeroporti sono chiusi e riapriranno stamattina.

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