Nella notte la nave Humanity 1 a Catania: via a controlli e sbarchi selettivi
I primi a scendere dalla nave sono state tre donne minorenni con un neonato. Poi i minorenni. la portavoce della Ong: “Illegale lasciare il porto se non sbarcano tutti”. Sul molo la protesta di attivisti
Nella notte di oggi 6 novembre, è giunta nel porto di Catania la nave Humanity 1 della ong ‘Sos Humanity’, con a bordo 179 naufraghi. L’imbarcazione era scortata da una motovedetta della Guardia costiera. Come previsto dal nuovo decreto, è iniziata l’ispezione delle autorità italiane per individuare fragili, donne e bambini, che saranno fatti sbarcare. Sono tre gli ispettori a bordo, fra cui un rappresentante del ministero della Salute. Un controllo che serve alle autorità italiane per individuare fragili, donne e bambini, che saranno fatti sbarcare. Negli ultimi giorni la ong aveva riferito che a bordo ci sarebbero oltre cento minori. Al porto, oltre al personale della Guardia costiera, ci sono anche forze dell’ordine, ambulanze, volontari della Protezione civile e due bus di linea urbana, che probabilmente saranno utilizzati per il trasporto delle persone sbarcate.
Lo sbarco dei migranti e le proteste degli attivisti
Al momento dello sbarco tutti, insieme con i volontari della Croce Rossa italiana, hanno provveduto a distribuire loro acqua, caffè, pannolini e coperte. Dalla Protezione cvile hanno confermato: “Tè caldo, coperte anche delle ciabatte per molti migranti scalzi sono le prime cose che abbiamo dato loro perché stanotte a Catania è arrivato pure il freddo”. I migranti sono stati trasferiti al Palaspedini dove si trova il palazzetto dello sport per il triage e test Covid. Poco distante dalla nave, dietro uno striscione dcon la scritta “Portiaperti”, un gruppo di attivisti, circa trenta, hanno inscenato una protesta allo« slogan di “tutti liberi e tutte libere”, chiedendo lo sbarco immediato di tutti i naufraghi.
La Ong: «Illegale non sbarcare tutti i profughi»
Sul molo di Levante, dopo che i primi migranti sono fatti scendere dalla nave della ong, Petra Krischok, portavoce di Sos Humanity, ha parlato con i giornalisti. Ha detto: «Non sono io il capitano, non decido io, ma lasciare il porto di Catania se non dovessero sbarcare tutti i migranti che sono a bordo della nave sarebbe illegale, perché sono tutti profughi». Poi ha confermato; «I primi a sbarcare sono stati minorenni e bambini piccoli accompagnati dalle madri. I controlli sono ancora in corso, ma Catania non ci è stato assegnato come porto sicuro». Il deputato di Verdi e Sinistra Italiana, Aboubakar Soumahoro, che si trovava al porto di Catania ha dichiarato: «In questo momento al porto di Catania è in corso uno sbarco selettivo. Corpi consumati di naufraghi già sfiniti da freddo, stanchezza, traumi e torture sono considerati, per volontà del governo di Giorgia Meloni, degli oggetti. Una vergogna!»