Dopo una lunga e laboriosa gestazione nella notte è stata trovata l’intesa politica sul decreto Rilancio. Doveva arrivare a marzo, poi ad aprile ed adesso finalmente è arrivato l’accordo. Sono stati risolti i nodi che lo avevano tenuto a lungo fermo, e più volte rimandato. Si è quindi trovata la quadra su uno dei punti più controversi: la regolarizzazione dei lavoratori stagionali nell’agricoltura (per lo più migranti), colf e braccianti. Per oggi è stato convocato il Consiglio dei ministri che dovrebbe varare definitivamente questa indispensabile manovra anticrisi.
Non ci dovrebbero essere problemi per la copertura dei 55 miliardi che saranno necessari per questo decreto, perché pare siano stati trovati. Oggi il ministero dell’Interno definirà il testo dell’intesa che riguarda la regolarizzazione temporanea dei lavoratori stagionali, per lo più stranieri. Inoltre è prevista la cancellazione di saldi e acconti Irap di giugno, e sono stati stanziati sei miliardi per interventi a fondo perduto per le piccole e medie aziende.
Altri due miliardi sono destinati alla ripartenza produttiva dei negozi adeguandosi alle norme anti-Covid, e circa 10 miliardi vanno a finanziare ulteriori settimane di cassa integrazione. Sono previsti anche 4, 5 miliardi per il bonus autonomi, 2,5 per il turismo e la cultura, e 5 miliardi per la sanità. Si attendono altri dettagli dal Consiglio dei ministri già convocato per oggi.