Chi ha portato la neonata nel cassonetto degli abiti usati , lo ha fatto quando la piccola era già morta. A darne conferma, l’autopsia svolta nella notte all’istituto di Medicina legale di Milano
Ciò, però, non basta ancora a chiarire le circostanze del decesso della piccola, ritrovata lo scorso giovedì 28 aprile vicino a una sede della Caritas. Quindi è confermata l’ipotesi degli inquirenti della Squadra mobile, ma gli esami anatomopatologi più approfonditi, che saranno disponibili solo nelle prossime ore, potranno fare una ulteriore chiarezza.
La procura ha aperto un fascicolo per infanticidio, ma se venisse confermato l’esito della autopsia, la posizione della mamma e di chi possa averla aiutata potrebbe cambiare. In questo scenario cresce invece la preoccupazione per la salute della donna, che potrebbe essere in pericolo dopo un parto che, ipotizzano gli inquirenti, potrebbe averla scioccata al punto da spingerla all’abbandono per strada del corpo della piccola.
Da qui il rinnovo dell’appello perché i genitori della bambina si facciano avanti. In particolare per evitare rischi di salute per la donna, che potrebbe essere esposta a emorragie o infezioni post parto. L’analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona non avrebbero fatto emergere dettagli decisivi. Lo scrive il Corriere della Sera, mentre sono ancora in corso le acquisizioni delle immagini delle telecamere dei bus della linea 61 dell’ATM che ferma proprio davanti al cassonetto tra via Botticelli e via Saldini.