Nessun rinvio, si torna a scuola il 10 gennaio: possibile Dad per i non vaccinati, è polemica

Qualche regione ha proposto il rinvio del rientro tra i banchi di qualche settimana, ma da Palazzo Chigi è arrivato il no

scuola

Mercoledì 5 gennaio si terrà il Consiglio dei Ministri per decidere le nuove misure da adottare contro la pandemia a scuola, ma anche a lavoro. Per gli studenti le lezioni riprenderanno il 10 gennaio come da calendario, nessun rinvio. Le Regioni spingono per eliminare qualsiasi distinzione tra studenti vaccinati e non da mandare in dad in caso di positivi in una classe.

I contagi in ambito scolastico sono in aumento e la campagna vaccinale tra gli studenti stenta a decollare soprattutto nella fascia 5-11 anni. Per tale motivo, alcuni governatori delle regioni vorrebbero slittare l’inizio della scuola post vacanze natalizie di qualche settimana. Ad esempio il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha proposto di slittare il rientro tra i banchi di 20-30 giorni, una soluzione condivisa in parte anche dal governatore della Toscana Eugenio Giani. Ma da Palazzo Chigi hanno già deciso che si ritorna in classe lunedì 10 gennaio e utilizzare la didattica a distanza solo in caso di necessità.

Nelle prossime ore si terrà la Commissione Salute rivedere la definizione di un numero minimo di contagi in classe, che permetta indistintamente a tutti gli alunni di andare in Dad. Al momento, su quest’ultimo aspetto l’ipotesi è di valutare tre o quattro contagi e, sotto questa cifra, prevedere l’auto-sorveglianza per tutti. 

Scuola: polemica sui controlli sullo stato di salute degli studenti

Il presidente di Roma dell’Associazione Nazionale Presidi, Mario Rusconi denuncia una serie di mancanze da parte del Governo Nazionale nei confronti delle scuole. “Era stato annunciato che sarebbero stati organizzati hub per fare tamponi agli studenti, ma a pochi giorni dalla riapertura non ne abbiamo contezza”.

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