“Nessuno tocchi Rosalia”, in piazza Politeama flash mob contro i femminicidi

flash mob

Si è tenuto nel pomeriggio il flash mob dal titolo “Nessuno tocchi Rosalia”, arrivato alla sua dodicesima edizione, che ha come obiettivo ricordare ogni anno le donne uccise da uomini con i quali avevano una relazione affettiva: padri, fratelli, fidanzati, mariti o ex mariti, compagni o ex compagni. Ad organizzarla sono i centri antiviolenza “me.dea” di Alessandria e Le Onde di Palermo le quali portano avanti il loro gemellaggio, per unire il nord al sud in un evento di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne con il patrocinio di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, associazione nazionale che unisce 117 Centri antiviolenza e 66 Case rifugio in tutta Italia.

L’evento si realizza in collaborazione con l’Assessorato Attività sociali e socio-Sanitarie del Comune di Palermo e il Vocabolario delle donne “Le Rosalie in-visibili del Mediterraneo” Sorelle Diocesi – Diocesi di Palermo. Una buona partecipazione a quest’iniziativa da parte dei palermitani e anche qualche turista incuriosito si è fermato guardando e apprezzando il flash mob.

Il messaggio che noi mandiamo è quello che nessuno deve mettere le mani sulle donne. Rosalia ne è il simbolo con la sua storia. Per sfuggire a un matrimonio imposto dal padre preferì andare via in eremitaggio e morire in solitudine. Voleva manifestare la sua libertà in un’epoca in cui non si poteva”, ha dichiarato Elvira Rotigliano, presidente del centro antiviolenza Le Onde di Palermo. “Rappresenta un invito alla cittadinanza, perché riguarda tutti. Il focus del messaggio di quest’anno è il linguaggio, la parola e i messaggi che diamo ai ragazzi e alle ragazze quando parliamo di violenza di genere, di rapporti, di stereotipi. Noi auspichiamo che in un prossimo futuro possano crescere generazioni libere dalla violenza. La quantità di giovani che ogni anno aumenta nella partecipazione a questo evento è un bel riscontro che fa capire di come la città stia crescendo”.

Sono state disegnate 120 sagome, come il numero delle donne uccise nel 2023. Ai partecipanti è stato dato un fiore che ognuno ha posizionato su una sagoma a scelta, come gesto simbolico. Tra i presenti anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “Rosalia è donna – ha dichiarato il primo cittadino -, invera sin da tanti secoli fa il ruolo di mediazione, di pazienza e amore che è nel ruolo della donna. Guardare a Rosalia e al tempo stesso alla protezione e al valore delle donne credo significhi tanto e afferma un principio antico come il mondo ma moderno rispetto all’esigenza di portare sempre più rispetto alle donne e alle situazioni femminili”.

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