A Palermo, esiste il vicolo della Neve all’Alloro che congiunge via Alloro con piazza Marina.
In questo luogo della città antica, sorgeva una bottega che vendeva la neve: nel XVI secolo non c’erano ancora metodi di refrigerazione artificiale e i negozi che offrivano la fresca e preziosa risorsa divennero sempre più numerosi, anche in considerazione delle crescenti richieste da parte delle famiglie nobili e alto borghesi alla ricerca di benessere e privilegi.
La neve e il ghiaccio erano utilizzati per contrastare le torride temperature estive congiuntamente allo stratagemma della camera dello scirocco, luogo dove i più abbienti trovavano regrigerio quando il caldo diventava insopportabile, antesignano dei moderni impianti di condizionamento.
La neve era l’oggetto di un vero e proprio commercio gestito dalle classi più agiate: a beneficiarne, furono soprattutto i gestori della vendita e del trasporto.
Utilizzata nella preparazione di bevande fresche e dolci al cucchiaio, essa proveniva dai nivieri, fosse scavate nelle montagne dove veniva conservata dopo l’inverno: in genere, i rifornimenti si trovavano nelle Madonie e nei Nebrodi ma, in caso di carenza, i fornitori erano obbligati a portare la neve agli esercenti, in conformità alla legge allora vigente, e pertanto sovente si ricorreva anche all’approvvigionamento del bene direttamente dalle cime dell’Etna.
Nell’area del vulcano, infatti, c’erano i nivieri più grandi e resistenti al caldo.
Un mondo che non esiste più da tempo: le botteghe si avviarono al declino già a partire dal XIX secolo, quando nacquero le prime fabbriche attive nella produzione del ghiaccio, che soppiantarono in breve tempo i punti vendita della neve, divenuti antieconomici e obsoleti.
Attente e curiose rispetto alle antiche tradizioni e ai riti di un passato irripetibile ma ricco di fascino, Serena Gebbia e Giovanna Gebbia, alla guida dell’associazione culturale In Itinere, hanno pensato bene di ricreare le atmosfere dei tempi in cui la neve si vendeva nelle botteghe, organizzando una passeggiata culturale che prevede anche una parentesi dedicata al gusto e alla migliore tradizione siciliana.
Domenica 20 agosto, si terrà a Palermo l’evento dal titolo “L’antico business della neve per refrigerare cibo e acqua: passeggiata culturale e laboratorio dimostrativo per la produzione della granita artigianale“, dedicato all’usanza che ha connotato la vita della città per secoli.
L’uso della neve in Sicilia era uno degli affari e dei mestieri sopravvissuto nei ricordi e nei racconti che animeranno l’iniziativa, un itinerario guidato che ripercorrerà le tappe di una storia arrivata fino a oggi.
Durante il percorso, saranno illustrati anche i diversi usi della neve, dalla conservazione degli alimenti fino alla produzione dell’ amatissima granita – invenzione degli arabi – passando per il gelato di origine orientale, diventato un lusso gastronomico con Francesco Procopio dei Coltelli, cuoco di origine siciliana – originario di Aci Trezza, nel catanese, dove nacque a metà del ‘600 – che fondò il più antico caffè di Parigi.
Storie, aneddoti e curiosità che i partecipanti ascolteranno lungo i vicoli e i luoghi del percorso, anche grazie al prezioso contributo di Vincenzo Carlisi, che effettuerà una vera e propria dimostrazione narrata sulla produzione della granita con il metodo tradizionale: prevista una degustazione.
L’iniziativa costituisce anche una preziosa occasione per riscoprire il centro storico, dove coestistevano ceti sociali diversi, dai nobili fino alle classi del popolo: in questi luoghi sorgevano le botteghe niviere, tra magazzini di palazzi aristocratici e cavità costruite ad hoc per la conservazione: il trasporto dei carri carichi di neve era consentito solo dagli ingressi di Porta Nuova, Porta dei Greci e Porta di Vicari.
Il raduno dei partecipanti è fissato alle 17:30 in via Maqueda 264, davanti a “Spremiamo” : da qui, si snoderà il percorso, facile e della durata di due ore – compresi laboratorio dimostrativo e degustazione – che si concluderà in zona vicolo della Neve, in piazza Marina.
L’iniziativa, family friendly, è stata concepita quale tour a misura dei più piccoli, tuttavia è adatta anche ad adulti che non accompagnano bambini.
La quota di adesione,10 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini, è inclusiva di passeggiata culturale con guida turistica autorizzata con audioguida amplificata, degustazione delle granite e partecipazione al laboratorio dimostrativo con produzione artigianale.
L’evento prevede un numero chiuso, nel rispetto delle normative in vigore relative al contenimento del contagio da Covid-19; la prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata contattando il numero 3936655232 oppure inviando ua mail a info_initinere@libero.it.