“Senza capelli e senza nome”: la Shoah raccontata da Ninni Terminelli

L’avvocato palermitano, leader di Sinistra delle Idee, è da sempre impegnato nella promozione dei diritti umani e civili

"Senza capelli e senza nome" di Ninni Terminelli

Un lavoro durato diversi anni e che trae le mosse dalla passione storica dell’autore, coltivata sin dai tempi dei banchi di scuola. L’avvocato palermitano Ninni Terminelli , leader dell’associazione nazionale Sinistra delle Idee, ha scritto una delle opere letterarie più significative dedicate alla Shoah degli ultimi anni, dal titolo “Senza capelli e senza nome“.

In occasione Giornata della Memoria 2021 che si celebra il 27 gennaio, l’autore converserà sul libro a partire dalle 18:00, nell’ambito di un incontro virtuale su su Google Meet.

Per partecipare, occorre cliccare sul link: https://meet.google.com/drp-bdjs-syn  oppure aprire Meet e inserire il codice drp-bdjs-syn.

Senza capelli e senza nome

L’OPERA, TRA RIGORE STORICO E SUGGESTIONI DELLA MEMORIA

Pubblicato nel 2015 da Edizioni People & Humanities, il libro tratta, con discrezione e umanità, il tema della privazione dell’identità durante la prigionia degli ebrei, in un processo di inaudita malvagità che prende di mira, appunto, i capelli e il nome.

Elementi identitari per eccellenza, che rimandano all’essenza dell’individuo. Nei capelli, infatti, sono racchiuse, in senso mitologico, la potenza e la forza, mentre il nome reca con sé il diritto personale all’appartenenza e alle radici che accompagna l’uomo dalla nascita alla morte, e anche oltre. L’Olocausto tentò di azzerare la memoria in qualsiasi forma essa si manifestasse.

Nel titolo è racchiusa, dunque, la tensione civile e politica dell’autore di fede progressista e convinto sostenitore dei diritti umani.

L’opera di Ninni Terminelli è la rielaborazione di una tesi di Dottorato di ricerca divenuta una pubblicazione di carattere storico.

Ninni Terminelli, avvocato e leader di Sinistra delle Idee

Una lettura agevole che si presta perfettamente alla fruibilità scolastica.

Archiviare è impossibile: semmai, è necessario orientare le nuove generazioni ai valori dell’ interculturalità, del dialogo e del confronto.

Il volume si arricchisce della prefazione di Giorgio Scichilone, professore di Storia delle Dottrine Politiche presso l‘Università degli Studi di Palermo. La presentazione porta la firma di Lucia Vincenti, studiosa di storia contemporanea, impegnata in ricerche relative alla storia contemporanea siciliana durante il fascismo.