Per adesso si può tirare il classico sospiro di sollievo: la Sicilia, Regione italiana maggiormente sotto osservazione, grazie alla stabilità dei valori fatta registrare oggi (10% intensive e 17% area medica), domani non dovrebbe passare al giallo. Stesso discorso per il resto d’Italia. Stabile anche la Sardegna rispettivamente al 9% e al 10%. La regione aveva fatto registrare un ribasso del 2% nelle intensive passando da 11% a 9%.
Una decisione che fa riflettere e che desta qualche perplessità in relazione al fatto che il dato riguardante l’ospedalizzazione ha raggiunto la soglia minima. Effettivamente, stando alle ultime notizie, che addirittura volevano l’Isola passare in zona arancione da metà settembre, la decisione ha dell’inaspettato. Ricordiamo che, seppure di pochissimo è stata raggiunta la prima soglia che portava nella zona con più restrizioni, ovvero l’incidenza settimanale che ha superato i 15o casi ogni 100mila abitanti.
A mettere in guardia è Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all’università Lumsa e cofondatore dello StatiGroup19, secondo il quale, se l’andamento del contagio in Sicilia confermerà i numeri fatti registrare ad agosto, a divenire certezza sarà addirittura la zona arancione.
L’esperto spiega infatti che”i ricoveri in terapia intensiva sono più che raddoppiati nelle ultime due settimane. Inoltre, continua a crescere anche il peso delle terapie intensive sul totale delle degenze”. Dunque, secondo Maruotti, “la gravità dei ricoveri è maggiore rispetto ai giorni scorsi”.