Noemi, morta a 17 anni dopo l’alluvione nelle Marche: la scuola la ricorda con un commovente post

Proseguono intanto le ricerche dei due dispersi. Si tratta della mamma di Noemi, la 56enne Brunella Chiù, e del piccolo Mattia, 8 anni

noemi

Dopo l’alluvione di giovedì notte nelle Marche, che ha causato 11 morti, 50 feriti e 150 sfollati, proseguono le ricerche dei due dispersi: il piccolo Mattia, 8 anni, e Brunella Chiù, 56 anni. Continuano anche i lavori della Procura di Ancona, che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta già a poche ore dalla tragedia. 

Intanto, il Liceo Economico Sociale Perticari di Senigallia ricorda una delle vittime, Noemi Bartolucci, 17enne che frequentava l’istituto. Un post sui social riporta i versi di un Canto Navajo insieme ad una sua foto. “Noemi, 4BU indirizzo Scienze Umane, vittima dell’alluvione – si legge -. Non restare a piangere sulla mia tomba, non sono lì, non dormo. Sono mille venti che soffiano, sono la scintilla diamante sulla neve, sono la luce del sole sul grano maturo. Sono la pioggerellina d’autunno quando ti svegli nella quiete del mattino… Sono le stelle che brillano la notte. Non restare a piangere sulla mia tomba, non sono lì, non dormo”.

“Il dirigente scolastico, il direttore dei servizi generali ed amministrativi, lo staff, i docenti e il personale ATA si uniscono al dolore per la tragica e prematura dipartita della studentessa Noemi Bartolucci”, conclude il post.

NOEMI BARTOLUCCI: “NON SI PUÒ MORIRE COSÌ”

La 17enne era la figlia della donna di 56 anni ancora dispersa, Brunella Chiù. Madre e figlia sono state trascinate dalla furia dell’acqua mentre cercavano di mettersi in salvo in auto. Vivo per miracolo l’altro figlio della donna, Simone. 

“Se fossero stati puliti i fiumi non sarebbe successo. Si parla troppo dell’acqua di sei mesi caduta improvvisamente. Un fenomeno eccezionale, certo, e che ha travolto anche mia cugina Brunella e mia nipote Noemi. Ma se avessero rimosso per tempo gli alberi e i tronchi, questi non avrebbero fatto da sbarramento quando hanno raggiunto il ponte di contrada Coste, là dove il Nevola è esondato e ha seminato morte e distruzione”. Così ha dichiarato Massimo Baldi, cugino di Brunella Chiù, a Il Resto del Carlino.

“Ci sono leggi dello Stato sbagliate, anche per quanto riguarda la manutenzione dei letti e degli argini dei fiumi. Burocrazia che blocca lavori che in realtà sono semplici e non rimandabili. C’è lontananza della politica dai problemi reali, stanno chiusi nei palazzi e non conoscono le criticità del territorio. No, una ragazza di 17 anni non può morire così“.

Foto da Facebook LES G. Perticari – Liceo Economico-Sociale

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