“Non aprire questo SMS”, ti levano dal conto 2.200€ subito: sta girando in Italia e soprattutto in questa città | Polizia in azione
Attenzione alla maxi-truffa che sta interessando tutti gli utenti telefonici: arriva questo SMS e, aprendolo, vengono prelevati 2.200 euro dal conto.
C’è una nuova (ennesima) truffa che sta rimbalzando di smartphone in smartphone, tenendo sotto scacco l’Italia intera. Si tratta di un raggiro via sms, indubbiamente una delle tecniche più inflazionate nell’ultimo periodo per ottenere denaro dalle ignare vittime che si vedono recapitare un messaggio dai toni decisamente allarmanti.
I criminali, infatti, agiscono proprio sulla psiche e sulla sfera emotiva delle persone, inducendole ad affrettare le operazioni di convalida di un’operazione per scongiurare conseguenze peggiori. È proprio ciò che è accaduto in queste ore, con colpi andati a segno e utenti truffati per migliaia di euro.
Per alcuni, peraltro, si tratta di soldi fondamentali per riuscire ad arrivare alla fine del mese senza affanni. Ecco perché è importante veicolare notizie simili e mettere in guardia tutti i cittadini, affinché non cadano nella trappola dei malviventi consegnando loro (involontariamente) il ricco bottino.
Tenete d’occhio i vostri cellulari, allora, e prestate particolare attenzione agli sms che vengono inviati al vostro numero. Se riconoscete questa tipologia di messaggio, non apritelo e cancellatelo subito: basta soltanto un click sbagliato per assistere poi, inermi, al crollo delle proprie finanze in banca.
Nuova truffa via sms da 2.200 euro: come funziona
Della truffa bancaria che sta girando in queste ore ha dato notizia Confconsumatori Roma, in quanto un consumatore residente nella Città Eterna è stato vittima di un raggiro via sms, seguito da una telefonata fraudolenta. In particolare, nel mese di settembre il malcapitato ha ricevuto un messaggio che indicava un presunto accesso anomalo al suo conto bancaria, esortandolo quindi a cliccare sul link riportato nel testo.
Il giorno successivo, per mezzo di una telefonata proveniente da un numero uguale a quello dell’intermediario, un operatore l’ha guidato nell’annullamento di un pagamento non autorizzato. O, almeno, questo è ciò che gli ha fatto credere: in realtà, gli ha fatto sborsare 2.200 euro, indirizzandoli a un conto lussemburghese.
Raggirato con un messaggio: uomo perde 2.200 euro
Dopo aver preso contezza della truffa subita, l’uomo ha richiesto il rimborso all’intermediario: la risposta è stata negativa, ma con l’intervento di Confconsumatori Roma è stata avviata una procedura al cospetto dell’Arbitro bancario finanziario, che ha riconosciuto il rimborso dell’intera cifra estorta al cittadino.
Questo perché, come viene riportato a chiare lettere sul portale telematico dell’ente capitolino, l’intermediario non ha in alcun modo potuto provare la sana gestione della sicurezza nelle fasi di autenticazione e non avrebbe neppure mandato all’utente le Otp (password monouso), indispensabili per procedere alla verifica dell’identità del soggetto. Da ultimo, l’intermediario non è stato in grado di dimostrare l’attivazione di un sistema di sms alert.