Non solo visite e degustazioni, ma anche la vendemmia. Ieri a Sambuca di Sicilia, presso Palazzo Panitteri, è stata annunciata una nuova intesa (siglata due settimana fa) che istituisce la cosiddetta vendemmia turistica. Il turista può dunque vendemmiare all’interno dell’azienda per un’esperienza totalizzante e immersiva.
L’accordo è stato annunciato nel corso della quinta edizione di “Terre Sicane Wine Fest”, in programma dal 28 al 30 luglio.
A parlare dell’iniziativa ai microfoni di Palermo Live, il Presidente Associazione Nazionale Città del Vino, Angelo Radica. “Il turista prima poteva soltanto far visita e degustazione presso le aziende. Oggi può anche vendemmiare! L’importante è che, prima che si rechi in vigna, venga comunicata la sua presenza (su prenotazione o anche al momento) agli uffici preposti”.
Per “vendemmia turistica” si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato. Tale attività non può considerarsi rapporto di lavoro.
Per lo svolgimento, non può essere corrisposto ai turisti alcun compenso, né in denaro né in natura. L’attività è ristretta a poche ore alternativamente nella fascia orario antimeridiana o postmeridiana e non può ripetersi per più di 2 volte nella stessa azienda vitivinicola nell’arco della stessa settimana. La vendemmia si svolge sotto la supervisione continuativa dei referenti aziendali/tutor qualificati o di personale aziendale dotato di adeguata e specifica formazione, nel rispetto delle normative locali di riferimento.
L’attività si svolge con modalità che assicurano la salute e la sicurezza dei turisti, anche con riferimento alle attrezzature messe a disposizione e i comportamenti da tenere durante le operazioni, nel rispetto delle istruzioni impartite.