Nonno Libero è meno libero: censurata pubblicità con Lino Banfi

Censurato il “Porca puttena ” di Lino Banfi. Da adesso in poi andrà in onda la versione tagliata della pubblicità: il comico inveirà in maniera contenuta per la sua antenna non funzionante

Sospeso lo spot di TimVision nel quale Lino Banfi, come suo stile, intercalava la sua classica esclamazione “Porca puttena”. Per giorni è stato in programmazione su tutte le reti nazionali ed è andata infinite volte in onda l’esclamazione tormentone del comico pugliese, con richiamo al film cult “L’allenatore nel pallone“. La frase era ritornata in auge nei mesi scorsi grazie a Euro2020, con le esultanze degli azzurri Immobile e Insigne; i due azzurri avevano omaggiato l’attore citando la sua battuta dopo aver fatto gol. Da adesso in poi andrà in onda la versione tagliata della pubblicità. Banfi inveirà in maniera contenuta per la sua antenna non funzionante, qui con palese sfottò a Sky che ha perso i diritti in esclusiva della Serie A.

HA VINTO IL MOIGE

Una decisione presa dopo la denuncia del Moige (Movimento Italiano Genitori) all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV, presentata dopo le segnalazioni genitori e famiglie. Proprio l’espressione censurata aveva richiamato l’attenzione del Movimento che successivamente ha pubblicato una nota. “Il Movimento Italiano Genitori (Moige) interviene contro il nuovo spot di TimVision dedicato all’offerta ”Calcio e Sport”, che vede come protagonista Lino Banfi nei panni di Oronzo Canà, l’allenatore nel pallone. Il Moige, “oggetto di un abbondante volume di segnalazione da parte di genitori e famiglie”, ha deciso al riguardo di presentare una denuncia all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV Minori.

Nello spot ‘Mister’ Oronzo è nella sua casa circondato da tutti i suoi trofei, mentre si appresta a vedere in TV la prima partita del nuovo Campionato Serie A. Quando capisce però che l’incontro non sarà trasmesso sul canale, reagisce alla sua maniera. Fino a prorompere con un’espressione triviale (“porca ***ena”) riportata in auge ai recenti Europei”.

MOIGE CONFERMA, TIM SMENTISCE

Elisabetta Scala, vicepresidente e responsabile Osservatorio Media Moige, ha commentato non senza critiche, la vicenda. ”Una nuova iniziativa contro la volgarità in tv che dimostra in modo chiaro come uno degli scopi del Moige sia battersi contro la violenza e la volgarità soprattutto quando può recare danno ai minori. Senza alcun pregiudizio. Le aziende come Tim devono trovare altre strade per coinvolgere il pubblico, evitando di scadere nella trivialità più assoluta. Considerando anche che gli spot sono mandati in onda in fascia protetta e che una buona parte del pubblico è composta da famiglie e minori”. Invece secondo Tim “non risulta nessun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori. Pertanto non vi è stata nessuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio”.