Nonno ritira da scuola la bambina sbagliata: pensava fosse la nipote

Un equivoco che ha suscitato paura per la piccola scomparsa: si pensava ad un rapimento

nonno

Un equivoco che ha dell’incredibile si è verificato giovedì pomeriggio ad Arezzo, quando un nonno si è recato a prelevare da scuola la propria nipotina ed è finito per portare a casa un’altra bambina. Un episodio che può far sorridere, ma che ha causato un forte spavento al papà della piccola scomparsa, che per una buona mezz’ora ha pensato ad un rapimento.

L’equivoco

Il fatto è avvenuto attorno alle 15.45. L’anziano signore si è presentato a scuola ma ha erroneamente suonato al campanello del nido invece che a quello della scuola materna frequentata dalla nipote. I due edifici sono praticamente accanto. L’uomo, tuttavia, non si è nemmeno accorto che la bambina che gli è stata consegnata non era affatto la nipote, ma addirittura una bimba più piccola, di due anni. L’uomo è arrivato a casa, dove con i familiari ha scoperto l’equivoco; nel giro di mezz’ora la bambina è tornata al nido fra le braccia del papà.

Intanto, però, in quell’arco di tempo si era scatenato un putiferio. Una parente, che abitualmente va a prendere la piccola a scuola, si è infatti sentita rispondere che l’alunna era andata già via col nonno. In preda al terrore la donna ha contatto il padre della bambina, che non ha nonni vicini che possano andare a prenderla al nido.

L’uomo è stato giustamente colto dai pensieri peggiori. Mentre si precipitava a scuola, pensava ad un rapimento e ha allertato la Polizia.

Avviato procedimento disciplinare

La storia si è risolta in tempi brevi e nel migliore dei modi, ma è chiaro che adesso si dovrà risalire all’origine della questione. Il papà della piccola ha capito che si è trattato di un errore da parte dell’anziano nonno, ma non fa altro che chiedersi come la figlia abbia potuto essere affidata ad uno sconosciuto, di cui per giunta non si aveva nessuna notizia. Quando l’uomo si era precipitato a scuola infatti, il personale dell’asilo non gli aveva saputo dare alcuna informazione su chi avesse prelevato sua figlia. L’unica risposta era che si trattava del nonno.

Vero è che le due bambine hanno lo stesso nome, ma in ogni caso i parenti devono esibire alla scuola una delega e farsi identificare dal personale, cosa che in questo caso non è avvenuta. Sarebbero dunque per il momento sospesi l’educatore e il bidello che ha aperto la porta.

“L’errore della struttura c’è stato e verrà codificato in capo a chi lo ha fatto con le conseguenze disciplinari previste”, ha dichiarato il vicesindaco Lucia Tanti che segue gli accertamenti del Comune.