Novità in vista per Imu, Tari e multe nell’ambito della riforma fiscale che riguarda le tasse degli enti locali. Qualche anticipazione è arrivata direttamente da Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia, che ha parlato di una serie di mosse finalizzate a “cambiare il rapporto tra il contribuente e l’ente locale impositore”, seguendo quel principio del “fisco amico” già messo in pratica con gli atti dell’Agenzia delle Entrate. Il decreto attuativo sarà portato in consiglio dei ministri entro fine febbraio.
Maurizio Leo ha parlato ai tecnici e agli amministratori locali riuniti a Roma per la Conferenza Ifel sulla finanza locale. Lunedì poi, al ministero dell’Economia, è in programma un vertice con gli enti territoriali per mettere a punto il testo da portare in Conferenza Unificata e a Palazzo Chigi.
Per chi accetterà le contestazioni su Imu e Tari e pagherà entro un certo termine (20 giorni per le tasse statali) o deciderà di versare le somme a rate, è prevista una “definizione agevolata”, cioè una riduzione fino a un terzo delle sanzioni e degli interessi da versare. Chi pagherà Imu o Tari con addebito in conto, invece, potrà avere uno sconto che nelle prime bozze del provvedimento era quantificato fino a un massimo del 5%: si tratta di “forme di premialità che possono essere concesse ai contribuenti che danno la disponibilità di effettuare il prelievo del contributo locale direttamente sul conto corrente e quindi semplificare con un addebito diretto l’adempimento di riscossione”. Ci sarà la possibilità di inviare “lettere di compliance”, cioè avvisi bonari che invitano a mettersi in regola.
Come riporta il Sole 24 Ore, sono in programma anche procedure esecutive nei confronti di chi non paga. Ad esempio, una delle ipotesi è quella di ridurre da 180 a 60 giorni i termini per le azioni esecutive quando un contribuente non versa l’Imu, la Tari o gli altri tributi degli enti territoriali (cumulando un debito tale da far scattare la prospettiva del pignoramento).