Nuccio Carrara presenta “Orgoglio siciliano” a Borgo Parrini

Il volume, pubblicato da Bonfirraro Editore, comprende ventisei testimonianze tra giuristi, intellettuali, artisti, sacerdoti e giornalisti

“Orgoglio siciliano, luci e ombre dell’Autonomia e dell’Anima siciliana”: è il titolo del libro di Nuccio Carrara pubblicato nel 2021 da Bonfirraro Editore nella collana “Historica”. 
L’opera, che ospita ventisei testimonianze tra giuristi, intellettuali, artisti, sacerdoti e giornalisti, sarà presentata sabato 3 settembre alle 18:00 a Borgo Parrini a Partinico, in provincia di Palermo. 
Tra saggio storico e antologia critica, “Orgoglio siciliano”  è la radiografia dei limiti strutturali dello Statuto, che di recente ha tagliato il traguardo del settantacinquesimo anniversario
Un racconto, corale e a volte discordante, dell’anima della Sicilia contemporanea. 

Insieme all’autore, l’antropologa Rita Cedrini – il cui contributo è presente nel volume – e l’editore Salvo Bonfirraro
L’iniziativa, a cura della Cooperativa “NoE” che opera a Borgo Parrini, vede anche il contributo dell’associazione “BCsicilia”. 

UN DOCUMENTO STRATEGICO, AMATO E ODIATO DAI SICILIANI 

Nato anche grazie alle “spinte” separatiste di un gruppo di intellettuali e politici nella Sicilia lacerata del dopoguerra, ha molti padri, di nome e di fatto.
Lo Statuto ha compiuto settantacinque anni nel 2021
Portati male, secondo qualcuno. 
Di certo, nel suo DNA contiene i geni e i principi della Costituzione italiana.
Tra gli esempi più fulgidi, l’estensione del diritto di voto alle donne previsto dalla Consulta nella bozza del 1945. 
Un’anticipazione vera e propria rispetto allo Stato, sia in termini di legislazione ordinaria che costituzionale. 
In “Orgoglio siciliano”, Nuccio Carrara racconta, dalla nascita, i trascorsi e la complessità del documento
Uno strumento strategico che perimetra e definisce le possibilità, i limiti e le utopie della Sicilia. 
Ovvero, la più grande regione d’Italia e tra le cinque a Statuto speciale.
Oggetto di vanto e vituperio da parte degli stessi siciliani, lo Statuto è da sempre oscillante nel loro indice di gradimento. 
A seconda delle stagioni, delle correnti e degli umori politici e storici del momento. 

L’ OPERA 

A metà tra breve saggio storico e antologia critica, “Orgoglio siciliano” è un’opera corale, poliedrica e a carattere divulgativo. 
 Un “unicum editoriale” che, con una scrittura agile e fluida, si rivolge a un pubblico trasversale.
Dopo la ricostruzione delle tappe che nel 1946 condussero alla promulgazione dello Statuto, Nuccio Carrara ne esplora l’evoluzione, o involuzione.
Sei immagini d’autore, scatti in bianco e nero di Letizia Battaglia e Giuseppe Leone, documentano e rievocano alcune stagioni della Sicilia contemporanea.
Invece, le vignette “concettuali” di “Siciliansays” – l’ironico progetto dei creativi Giacomo e Carol – scandiscono i capitoli con i modi di dire siciliani tradotti e illustrati in inglese. 
Un modo per avvicinare i forestieri alla filosofia di vita della gente di Sicilia.
In appendice al volume il testo completo dello Statuto della Regione Siciliana oggi in vigore e l’elenco storico dei presidenti della Regione e dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Ad arricchire la pubblicazione, anche un iconico paladino di Francia dell’illustratore Turi Distefano.
La copertina rievoca l’epica cavalleresca della “Chanson des Gestes” confluita nella tradizione dell’Opera dei Pupi, riconosciuta dall’UNESCO patrimonio orale e immateriale dell’Umanità.

I CONTRIBUTI 

Il volume è ripartito in tre macroaree
La prima, affidata allo stesso autore, è di impronta storica: dai moti separatisti, ripercorre tutte le tappe fino alla formulazione del documento. 
La seconda è quella delle opinioni, con i contributi di economisti, esperti di diritto, cronisti parlamentari, magistrati, un alto prelato, un bibliotecario ecclesiastico e due antropologhe.
Ad intervenire sulle luci e le ombre dell’Autonomia siciliana sono Giuseppe Artino, Rita Cedrini, Massimo Costa, Giovanni Ciancimino, Piero Fagone, Francesco Failla, Giacomo Gargano, Valeria Patrizia Li Vigni Tusa, Rino Nania, Franz Riccobono e Monsignor Ignazio Zambito.
La terza, infine, riunisce le testimonianze di intellettuali e giornalisti, di un sacerdote, di scrittrici, artisti, di un pubblicitario, di un mecenate e di un pastore “visionario”.
Sono loro a raccontare le ragioni – e le illusioni – del loro “orgoglio siciliano” : Andrea Bartoli, Roberta D’Ancona, Antonio Di Grado, Laura Distefano, Marinella Fiume, Fabrizio Fonte, Vicky Gitto, Antonella Gurrieri, Mario Incudine, don Palmiro Prisutto, Lorenzo Reina e Ivan Scinardo

LE PAROLE DELL’ AUTORE 

 “Con l’approvazione dello Statuto Speciale -spiega Nuccio Carrara, già deputato e sottosegretario alle riforme istituzionali –  l’orgoglio siciliano esplose in una fiammata di entusiasmo”.
“Ciò consentì di spegnere – precisa –  i furori ribellistici e le rivendicazioni anti italiane”.
“Ma, quella che era stata una indubbia conquista politica – prosegue –  dopo le prime esperienze caratterizzate da tanta voglia di fare, si rivelava progressivamente più come strumento di puro potere che come esercizio di democrazia e di sviluppo economico e sociale“.
“Non deve stupire, quindi – conclude – se tra i contributi serpeggi un certo pessimismo, sia pure non rassegnato e non privo di spunti propositivi”. 

LE OSSERVAZIONI DELL’ EDITORE 

“L’idea di mettere a fuoco l’identità siciliana – spiega Salvo Bonfirraro – nasce durante il confinamento per la pandemia, e in previsione del settantacinquesimo anniversario”.
Alla base, una rilettura attenta dei vizi e delle virtù dell’Autonomia siciliana, che l’autore ha ripercorso.
“Strada facendo – precisa l’editore in merito alla genesi del libro – si è preferito dare all’opera un carattere divulgativo che andasse oltre la ricorrenza”. 
L’obiettivo, infatti, era offrire uno strumento di conoscenza a beneficio, soprattutto, delle nuove generazioni di siciliani
Ne è venuto fuori un viaggio di quattrocento pagine attraverso le vicende storiche e umane dell’Autonomia, e un’indagine dell’anima siciliana in alcuni suoi aspetti peculiari, talvolta poco noti.
“Per questo ringrazio tutti i contributori – conclude – personalità di spicco del mondo della cultura, dell’arte, dell’economia e della giustizia”.

LA FILOSOFIA DI BONFIRRARO EDITORE 

“La nostra storia è il futuro verso cui ci avviamo”: è la massima sposata da Salvo Bonfirraro. 
Un editore che ama volgere lo sguardo lontano, assecondando la sua innata e incondizionata curiosità. 
Doti trasmesse anche al figlio Alberto, responsabile del settore marketing dell’azienda, attiva dal 1986
Una realtà culturale e produttiva interamente siciliana, che ha sede a Barrafranca, in provincia di Enna. 
I volumi della casa editrice indipendente si connotano per il senso di scoperta che li permea, a qualsiasi genere appartengano: narrativa, poesia, saggistica, storia, letteratura straniera
Filo conduttore è il modo, del tutto nuovo, di guardare e valutare il mondo e la contemporaneità. 
Il catalogo dell’editore può essere consultato in tutte le librerie d’Italia, negli store on-line e sul sito https://www.bonfirraroeditore.it.