Si sono concluse con un bilancio nettamente positivo le prime tre tappe della XV edizione di Libero Cinema in Libera Terra, il festival promosso da Cinemovel e Libera e realizzato in collaborazione con MYmovies: 5.100 sono stati gli spettatori nella sala virtuale, 25mila le persone che hanno seguito il programma “Diritti al nuovo mondo. Libero Cinema Incontra” condotto da Enrico Fontana, ancora visibile online, mentre 22mila le pagine visitate sulla piattaforma del Festival.
«Il nuovo format ha funzionato – dichiara Elisabetta Antognoni, presidente di Cinemovel –, infatti i numeri testimoniano che c’è voglia di cinema e cultura. Per portare ancora luce su mafie, corruzione e diritti universali, nonostante l’emergenza Covid-19, abbiamo lanciato una nuova idea di racconto e possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro fatto».
Numerose e significative le testimonianze, le riflessioni e gli appelli lanciati dai protagonisti delle serate. Momenti di dialogo e dibattito che costituiscono parte di un’azione indispensabile, che muove verso la costruzione di un nuovo umanesimo, di una società più equa e giusta, che non rinuncia a ri-conoscere la dignità di ogni persona e la sua centralità in ogni nuova progettazione.
POVERTÀ EDUCATIVA E CONTINENTI DIMENTICATI
“Zero in condotta” con il film La nostra Strada, “Altre Americhe” con Il sale della terra e “L’Africa non esiste” con Appena apro gli occhi sono stati i temi e i film che hanno dato il via alla carovana online che anche quest’anno ha scelto di dedicare le sue storie e le sue riflessioni ai diritti universali.
Il viaggio di Libero Cinema ha condotto in alcune delle aree del mondo in cui sta colpendo più duramente l’emergenza da Coronavirus; aree già da tempo teatri di conflitti sociali e ambientali, a partire dal Brasile, alla condivisione dell’appello di Salgado per la protezione degli indigeni dell’Amazzonia, sono seguiti i collegamenti dal Brasile e dal Messico, con gli appelli di Dario de Sousa da Rio de Janeiro, Padre Alfredo Dorea da Salvador de Bahia, Erika Llanos e Paolo Pagliai da Città del Messico, Nello Ferrieri per Cinemovel.
Per “L’Africa non esiste”, un concetto coniato dal grande giornalista Kapuściński, sono intervenuti in collegamento da Grand Bassam in Costa d’Avorio Francesca Piccinini e Leone De Vita della Commounauté Abel, a cui si sono unite le testimonianze di Patrick Konde, Fred Kuwornu, Amara Cisse ed Elisabetta Antognoni per Cinemovel. Non un programma sull’Africa, ma le storie senza confini di persone che l’Africa hanno conosciuto.
LE SEI TAPPE DI SETTEMBRE
«Dopo la tre giorni di luglio – ricorda Elisabetta Antognoni –, il viaggio di Libero Cinema in Libera Terra proseguirà nel mese di settembre, periodo di vendemmia che vede tante cooperative impegnate sui beni confiscati. Nelle 6 tappe in programma dal 14 al 20 settembre, che toccheranno Lombardia, Toscana, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, il format “Diritti al Nuovo Mondo. Libero Cinema Incontra” sarà trasmesso sulla piattaforma di MYmovies LIVE direttamente dai territori, con lo spazio condotto dal giornalista Enrico Fontana e la proiezione dei film».
Gli incontri si terranno alle 20.45 e la proiezione dei film seguirà alle 21.30. Libero Cinema torna così sui beni confiscati e restituiti alla legalità, dove incontrerà donne e uomini che ogni giorno si misurano con le speranze del cambiamento. Prima della proiezione dei film, ci saranno gli interventi sui temi della memoria, dei diritti universali dell’infanzia, delle donne, degli uomini, della lotta al caporalato e della tutela dei lavoratori, dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Il programma delle serate di settembre è disponibile su www.mymovies.it/live/cinemovel, prenotazioni a partire dal 1° settembre.
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