L’Etna continua a dare spettacolo. Nella notte il cratere Voragine ha fatto registrare un aumento dell’attività stromboliana che era ripresa nel tardo pomeriggio e che si è intensificata fino a trasformarsi in fontana di lava, emettendo una nube di cenere alta circa 5 chilometri che si disperde direzione Est-Sud-Est. A darne notizia è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, sulla base dell’analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza.
“L’ampiezza media del tremore vulcanico – spiegano gli esperti – continua a presentare un incremento dei valori e attualmente ha raggiunto un livello molto alto. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato a est della Voragine ad una elevazione di circa 2800 m sul livello del mare. Si registra un ulteriore incremento della frequenza di accadimento e dell’ampiezza degli eventi infrasonici localizzati al cratere Voragine. L’ampiezza del tremore infrasonico è in aumento”.
“Le reti di deformazione del suolo iniziano a mostrare qualche variazione a partire dalle ore 01.00 UTC circa. In particolare, inizia una deformazione che, al momento, ha raggiunto poco più di 0.1 microradianti al clinometro sommitale di ECP e circa 5 nanostrain in decompressione al dilatometro di DRUV. La rete GNSS non mostra variazioni fuori dal rumore di fondo”.
Foto da Facebook Marco Scalia