Nuova fregatura Servizio Sanitario, dal 30 dicembre aggiunta di cure gratuite: ma in tantissimi rimangono fuori dalle esenzioni | Dovranno pagare molto di più

Cure gratuite - fonte pexels - palermolive.it

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Con la nuova manovra ci sono molti tagli alla spesa sanitaria e molte prestazioni non saranno più gratuite

Molte famiglie si ritroveranno a dover pagare di tasca propria una serie di prestazioni sanitarie essenziali. Tra le novità della Manovra 2025, spicca la revisione delle detrazioni fiscali, in cui il numero di figli diventa un fattore determinante per chi ha un reddito superiore a 75.000 euro. Le spese sanitarie e quelle per i mutui sulla casa non rientrano nel nuovo tetto alle detrazioni previsto dalla Manovra. Queste voci saranno esentate dal conteggio dell’importo complessivo degli oneri deducibili. Inoltre, il reddito complessivo sarà calcolato escludendo il valore dell’abitazione principale.

La recente manovra economica varata dal Governo ha stabilito, fra i provvedimenti necessari in materia di Sanità, l’introduzione di ticket sulle visite specialistiche e i codici bianchi al pronto soccorso. Non certo una buona notizia per i pazienti italiani, anche se la manovra stessa ha previsto di fatto alcune deroghe all’applicazione di queste norme. In primo luogo, non tutte le Regioni saranno infatti costrette ad imporli, ma solo quelle che non sapranno trovare una soluzione alternativa.

Resteranno dovunque esenti dal pagamento dei ticket alcune categorie di cittadini individuate come fasce deboli, fra cui anziani, bambini, invalidi e malati cronici. Le norme della manovra, già entrate in vigore, ripristinano il ticket di 10 euro sulle prestazioni specialistiche varato nel 2007 e confermano il ticket di 25 euro sui ricorsi impropri al Pronto soccorso, i cosiddetti “codici bianchi”. C’è da dire che questi ticket si andranno a sommare a quelli già esistenti, che variano secondo la Regione, innalzando i costi per gli utenti. Tanto che da più parti si è evidenziato come in questo modo il costo di alcune prestazioni si venga pericolosamente ad avvicinare a quello delle strutture private.

Fortunatamente, sono molte le Regioni che si stanno adoperando per evitare il rincaro. Secondo quanto stabilito dalla manovra, le Regioni infatti possono anche decidere di non applicare il ticket sulla specialistica di 10 euro purché adottino altre misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie. La maggior parte delle Regioni ha deciso di “congelare” provvisoriamente il provvedimento e studiare alternative compatibili con le risorse. Solo in alcune di esse (Lazio, Lombardia, Sicilia, Liguria, Puglia, Calabria, Basilicata) i ticket sono scattati automaticamente dall’entrata in vigore delle norme. Altre (soprattutto Toscana, Veneto ed Emilia Romagna) si stanno impegnando per evitarli del tutto.

Nuove cure gratuite: un passo avanti per il Servizio Sanitario Nazionale

Dal 30 dicembre, il Servizio Sanitario Nazionale garantirà nuove prestazioni e cure gratuite o con ticket, grazie all’aggiornamento dei tariffari di specialistica ambulatoriale e protesica, rimasti invariati dal 1996 e 1999. Tra le novità spiccano le cure di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma), consulenze geniche, radioterapia stereotassica, enteroscopia con videocapsula e adroterapia. Sono stati inclusi anche nuovi dispositivi protesici, come arti artificiali di ultima generazione, apparecchi acustici digitali e tecnologie avanzate per la mobilità. Questo aggiornamento, approvato con il Decreto Tariffe, rappresenta un investimento significativo: 502,3 milioni di euro per la specialistica e 47,6 milioni per la protesica, ampliando la copertura sanitaria per oltre 3.000 prestazioni.

Nonostante i progressi, rimangono alcune criticità. Le associazioni dei pazienti, come Cittadinanzattiva, evidenziano la necessità di includere ulteriori prestazioni per patologie croniche, come l’endometriosi e la fibromialgia, oltre a supporti dietistici per malattie come il diabete. Fondamentale, secondo gli esperti, sarà garantire un aggiornamento biennale dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e del Decreto Tariffe per adeguare i servizi alle nuove tecnologie e ai bisogni emergenti. Il monitoraggio costante dei Lea, inoltre, sarà essenziale per valutare quanto il sistema sanitario riesca a rispondere efficacemente alle necessità dei cittadini.

Cure gratuite - fonte pexels - palermolive.it
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Inclusione delle terapie psico-educative: una lacuna grave

L’Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo (Angsa) critica l’esclusione delle terapie psico-educative Aba per l’autismo, nonostante una sentenza del Consiglio di Stato ne abbia stabilito la piena esigibilità a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Questa omissione lascia irrisolta una questione fondamentale per le famiglie, soprattutto alla luce del crescente riconoscimento scientifico dell’efficacia di tali terapie. Angsa chiede interventi immediati per colmare questa lacuna, evidenziando la necessità di considerare anche l’autismo tra le priorità sanitarie coperte dai nuovi Lea.

L’introduzione delle nuove prestazioni rappresenta un importante traguardo per il sistema sanitario italiano, ma non basta. Garantire una revisione dinamica dei Lea e un ampliamento delle coperture è cruciale per non lasciare indietro categorie di pazienti ancora escluse. Con una pianificazione più agile e un monitoraggio efficace, sarà possibile adattare i servizi alle esigenze di salute della popolazione e rafforzare l’equità nell’accesso alle cure.