Ordinanza Musumeci: in Sicilia obbligo di mascherine all’aperto e pugno duro sulla movida
In arrivo una nuova ordinanza di Musumeci, per evitare il rischio di lockdown. Riguarda l’uso delle mascherine e la movida
Da Palazzo d’Orleans giunge notizia che che nelle prossime ore anche in Sicilia scatterà una nuova ordinanza regionale anti-Covid. I provvedimenti prevedono misure restrittive per frenare il dilagare del virus nell’Isola. Non è previsto nessun lockdown, ma per evitare chiusure generalizzate occorre più rigore. Nella nuova ordinanza verrà disposto su tutto il territorio regionale l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi aperti, sempre, e durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale. Quindi la mascherina va indossata anche quando ci si trova a passeggiare da soli in strada e non c’è nessuno vicino.
RESTRIZIONI PER LA MOVIDA
Nella imminente ordinanza della Regione ci saranno anche restrizioni sulla movida, che mireranno ad evitare assembramenti nelle strade e nei locali. Queste misure sono inevitabili, visto che da otto settimane si assiste ad un lento e progressivo peggioramento dell’epidemia di coronavirus in Italia, che, seppure con numeri più contenuti, riflette un trend comune a molti paesi europei. Per quanto rigurda la Sicilia, c’è un dato che allarma. Riguarda l’Rt, cioè l’indicatore di trasmissione che viene calcolato sui casi sintomatici, e segnala il numero medio di infezioni che può generare una persona. Nelle regioni italiane ce ne sono dodici con Rt sopra 1. In Sicilia il valore è 1.2, piuttosto alto, preceduto solo da quello della Liguria con 1.31 e da Prov. Aut. Bolzano con 1.28.
FRENARE L’AVANZATA DEL COVID
La nuova ordinanza di Musumeci segue quelle già emesse in altre regioni, e dovrebbe contribuire a frenare l’altalena e l’avanzata del Covid. In Campania già da mercoledì scorso l’uso delle mascherine all’aperto è obbligatorio, con il presidente De Luca che minaccia di chiudere tutto se la disposizione sarà disattesa e se non si avranno risultati apprezzabili. Mentre in Calabria l’obbligo è scattato ieri, con una ordinanza della presidente Santelli.