Nuove assunzioni alla Rap, entrano in servizio in 45: “Estenderemo differenziata da Mondello a Borgo Nuovo”

Altri sessanta vincitori di concorso saranno inseriti in azienda entro la fine del mese

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Nuove assunzioni in casa Rap. Nel bel mezzo dell’emergenza rifiuti che vede diverse zone del capoluogo invase da cataste di immondizia, 45 nuovi operatori entrano in servizio presso la partecipata che si occupa della raccolta della spazzatura.

“Da domani (oggi 10 agosto 2024, ndr) al lavoro 45 neoassunti della Rap, altri sessanta vincitori di concorso saranno inseriti in azienda entro la fine di questo mese”, ha reso noto l’assessore comunale all’Ambiente Pietro Alongi. La Rap cerca dunque di invertire il processo che dal 2013 ha visto ridurre gli organici da 2.600 dipendenti a meno di 1.500. “Con questi nuovi rinforzi – ha commentato Alongi – l’azienda potrà avviare il piano di estensione della raccolta differenziata in una vasta area della città, da Mondello a Borgo Nuovo. Il processo sarà comunque realizzato progressivamente entro la fine di quest’anno”.

Nuove assunzioni Rap e la settima vasca di Bellolampo

“L’emergenza di questi giorni sta per essere superata – promette l’assessore -. È nata con il sabotaggio dell’impianto Tmb di Bellolampo, si è sviluppata per il blocco dei doppi turni del personale. La mancata consegna del secondo lotto della settima vasca di Bellolampo ha rallentato le operazioni di svuotamento degli autocompattatori che dovevano attendere ore sui piazzali. Ma adesso la situazione è stata riporta alla normalità. È avvenuta la consegna del secondo lotto e questo ha accelerato il deposito dei rifiuti, il recupero dei tempi di raccolta e ha messo in sicurezza il sistema di smaltimento per i prossimi sette mesi. Entro novembre la Regione ci consegnerà l’intera vasca e così l’impianto avrà una capienza sufficiente a garantire la città per i prossimi tre anni e mezzo”.

“Avere a disposizione Bellolampo evita a Palermo i costi del trasferimento dei rifiuti all’Estero che stanno subendo altri Comuni siciliani. Per una casa di 150 metri quadri l’esportazione delle immondizie farebbe aggravare la Tari di 400 euro all’anno – conclude Alongi -. Noi siamo a fianco della Rap perché è una società del Comune ed è un patrimonio che va difeso. Chiediamo all’azienda responsabilità e capacità manageriale. Entro settembre sarà pronto il piano di riorganizzazione della Rap”.

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