Nuove regole Naspi 2025, approvato l’annullamento del sussidio: non ti spetta più con questa clausola del licenziamento
Addio sussidio, se c’è questa voce riguardante il licenziamento non vedi nemmeno un centesimo. Rivolta dei lavoratori.
L’anno è iniziato da poco più di due settimane circa e già ci sono importanti novità dal punto di vista lavorativo.
Nel dettaglio, con le nuove regole che riguardano la Naspi di questo 2025 sarà ancora più complicato ricevere il ben noto sussidio, se non impossibile per una precisa categoria di lavoratori.
Il Governo ha approvato l’abolizione della Naspi se il tuo licenziamento è corredato da una specifica clausola che ti impedisce di ricevere la tanto bramata disccupazione.
Questa novità ha gettato nel caos la maggior parte dei lavoratori precari che cambiano impiego spesso o che lavorano soltanto per una parte dell’anno come, ad esempio, gli stagionali.
Addio disoccupazione, cala il gelo
La Naspi è una retribuzione mensile dedicata a tutti quei lavoratori che finiscono in disoccupazione perché hanno perso il lavoro o hanno terminato il loro contratto a tempo determinato. Un esempio di quest’ultimo gruppo sono gli impiegati stagionali, ovvero tutte le persone che lavorano soltanto per un periodo preciso dell’anno (estate o inverno per la stagione calda o fredda, spesso in alberghi e ristoranti).
Tuttavia, con l’inizio del 2025 è diventato ancora più complicato richiedere la Naspi e i requisiti per poterla ottenere sono molto più severi e rigidi degli anni scorsi. Adesso se il tuo licenziamento ha una specifica voce che lo descrive, puoi scordarti la disoccupazione. Una soluzione da parte del Governo con l’unico obiettivo di fronteggiare chiunque volesse usufruire della Naspi per capriccio e non per vera necessità.
La clausola della discordia
La Naspi è nelle mani dell’INSP e l’ente ricorda che gli impiegati che possono usufruire di tale sussidio sono quelli che hanno un rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente. Nel dettaglio, coloro che possono fare domanda per la disoccupazione sono gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative, il personale artistico e i lavoratori a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Dal 10 gennaio, invece, la ricezione della Naspi non spetta più per tutti quei dipendenti che hanno scelto di lasciare il loro lavoro in modo volontario e che poi hanno subito un licenziamento nel corso dei 12 mesi successivi alla loro decisione. Se sei in questa situazione, l’unico modo per avere la disoccupazione è accumulare almeno 13 settimane di contributi relativi all’ultimo impiego eseguito altrimenti puoi scordartela. La richiesta della Naspi dev’essere fatta online entro 68 giorni dal termine del periodo lavorativo, in caso contrario la perdi definitivamente.