Come annunciato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza in Sicilia a breve entreranno in vigore delle nuove restrizioni. La proposta è di adottare aree gialle nei comuni con più contagi e meno vaccinati in base “al rischio epidemiologico calcolato dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid in Sicilia, basato, oltre che sul numero dei ricoverati, su quello dei contagiati e dei vaccinati”. Saranno gli esperti a indicare su quali percentuali basarsi per adottare le restrizioni.
Nell’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” vengo riportati i primi nomi dei comuni che rischiano le restrizioni. Ad esempio, Gela e Favara che fino a qualche giorno fa si trovavano in zona rossa; i dati dicono che nel comune gelese ci sono oltre 600 contagi su poco più del 55% di immunizzati mentre 245 su 65% per la cittadina agrigentina. Situazione delicata anche in provincia di Ragusa dove due comuni in particolare rischiano restrizioni. Si tratta di Vittoria che conta 400 positivi e circa il 55% di immunizzati e Santa Croce Camerina 135 casi e il 58% di vaccinati. Rischi bassi, invece, per i comuni della provincia di Palermo dove nella maggior parte dei casi si è raggiunto il 70% dei vaccinati, capoluogo compreso.
La Sicilia potrebbe ritrovarsi in zona gialla dopo Ferragosto, se non addirittura prima. Infatti, nell’isola dallo scorso giovedì il tasso di saturazione è passato dal 5,3% al 9% in regime ordinario mentre dal 3,4% al 4% in terapia intensiva. La soglia limite, fissata da Roma, di ospedalizzazione per passare in zona gialla è il 15%; una situazione in cui l’isola si potrebbe ritrovare tra due settimane se il numero dei ricoveri dovesse continuare a crescere costantemente (nell’ultimo bollettino sette in più, di cui tre in terapia intensiva). Intanto, nella nuova mappa del rischio Covid nei paesi europei aggiornata dall’Ecdc, Sicilia e Sardegna sono diventate rosse. In Europa alcune zone sono rosso scuro.