Nuovi parcheggi d’interscambio a Palermo, va deserta la gara da 412 milioni di euro

Il bando era stato emanato dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile lo scorso 23 dicembre

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È andata deserta la gara bandita dal Comune di Palermo ai fini di realizzare nuovi parcheggi d’interscambio in città, utili a supportare le future linee del tram. Il bando era stato emanato dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile lo scorso 23 dicembre; i soggetti interessati avevano 90 giorni di tempo per presentare le loro proposte e poi due anni e mezzo al massimo per la realizzazione.

I parcheggi, per un totale di 412 milioni di euro, sarebbero stati realizzati in project financing con intervento dei privati e l’ausilio di un contributo regionale.

Nuovi parcheggi d’interscambio a Palermo, le aree individuate

Le aree a parcheggio a bando sono le seguenti:
– Don Bosco, parcheggio a 2 piani interrati per 230 posti per un costo complessivo di 35,5 milioni di euro con un capitale privato di quasi 23 milioni e il resto coperto da contributo regionale (2 anni per la costruzione e 35 anni di gestione);
– De Gasperi, parcheggio a 3 piani interrati più uno a raso per 454 posti per un costo complessivo di più di 55 milioni di euro con un capitale privato di più di 36,6 milioni e il resto coperto da contributo regionale (2 anni costruzione e 30 anni gestione);
 Libertà, 2 aree parcheggi a 2 piani interrati per totali 258 posti per un costo complessivo di più di 49,6 milioni di euro interamente coperti da capitale privato (2 anni costruzione e 35 anni gestione);
– Ungheria, parcheggio a 3 piani interrati per 192 posti per un costo complessivo di più di 26,6 milioni di euro interamente coperti da capitale privato (2 anni costruzione e 30 anni gestione);
– Boiardo, parcheggio a 2 piani interrati per 190 posti per un costo complessivo di circa 26,5 milioni di euro con un capitale privato di circa 17,3 e il resto coperto da contributo regionale (2 anni costruzione e 30 anni gestione);
– Giulio Cesare, parcheggio a 2 piani fuori terra e tetto carrabile per 158 posti per un costo complessivo di più di 10,7 milioni di euro interamente coperti da capitale privato (2 anni costruzione e 15 gestione);
– Francia, parcheggio a 2 piani interrati più parcheggio a raso per 752 posti per un costo complessivo di quasi 48,2 milioni di euro con un capitale privato di quasi 39,6 milioni e il resto coperto da contributo regionale (2 anni concessione e 30 anni gestione).

“Renderemo la proposta più appetibile”

Scopo del progetto era quello di realizzare in tutto 2234 posti, ubicati in aree di interscambio con il tram e con altre linee del trasporto pubblico locale o a supporto del centro storico e di altre aree centrali. Data l’assenza di richieste, il Comune di Palermo dovrà emanare un nuovo avviso per la realizzazione delle opere. 

“Eppure abbiamo ricevuto numerose segnalazioni d’interesse per quanto non si siano concretizzate in offerte – ha commentato l’assessore Maurizio Carta -. Ho già dato mandato agli uffici di riformulare le proposte per renderle più attrattive. La manifestazione di interesse verrà rilanciata entro la fine del mese. Saranno risolte alcune questioni che erano state sollevate dagli stessi interessati a partecipare. Sono arrivati sei-sette suggerimenti di integrazione. Renderemo la proposta più appetibile”.

Parcheggi d’interscambio, Ance Palermo: “Ci spiace non essere stati ascoltati prima”

Sulla questione intanto si pronuncia anche il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, tutt’altro che stupito di come le cose siano andate. “Che la gara per la realizzazione dei nuovi parcheggi in città sarebbe andata deserta, lo avevamo previsto quando è stato pubblicato il bando perché non c’erano le condizioni di sostenibilità economica affinché le imprese potessero decidere di investire su queste opere. Le nostre perplessità le avevamo espresse all’amministrazione e i fatti oggi, purtroppo, ci hanno dato ragione”, recita una nota. 

“Ci spiace di non essere stati ascoltati allora, cosa che avrebbe fatto risparmiare a tutti tempo a vantaggio della crescita della città. Nei prossimi giorni presenteremo nuovamente al Comune le nostre proposte. Pensiamo, intanto, ad una procedura negoziata, ascoltando preventivamente le imprese, per risolvere efficacemente le criticità che presenta il bando. Cosa che però non può essere attuata mantenendo un’unica gara per tutti i parcheggi, in aree che hanno necessità di servizi differenti. La nostra idea – conclude Miconi – è quella di scindere le varie proposte, procedendo ad una negoziazione diretta. Noi, dal canto nostro, istituiremo un front office per assistere le imprese che vorranno dialogare efficacemente con l’amministrazione”.

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