Nuovo anno, nuove proteste: a Palermo tornano agguerriti i percettori del reddito di cittadinanza

Se non riceveranno risposte e soluzioni concrete, i manifestanti fanno sapere di esser pronti anche allo sciopero della fame

reddito di cittadinanza

Con l’imminente arrivo del nuovo anno, non si arrestano le proteste dei percettori del reddito di cittadinanza a Palermo e in tutta la Sicilia.

Dopo le prime due manifestazioni, si preparano ad essere nuovamente uniti, affiancati agli indipendentisti e ai separatisti siciliani,  contro la Manovra del governo Meloni circa l’abolizione del sussidio. Ai percettori del reddito, si uniscono anche il Movimento Trinacria e l’ Unione globale dei siciliani.

“Non ci arrendiamo ai soprusi del governo”

“Non accettiamo questo decreto che fa guerra ai poveri. Un decreto ingiusto, insensibile. In Sicilia non c’è opportunità di lavoro, non ci sono fabbriche, aziende né uffici di collocamento che funzionano – dichiarano Tony Guarino e Davide Grasso, due due maggiori organizzatori delle proteste – Questa volta ci faremo sentire con fermezza! Non ci arrendiamo ai soprusi del governo Meloni. Continueremo a far valere i nostri diritti nel rispetto della Costituzione italiana e del nostro Statuto siciliano. Siamo disposti anche a  chiedere l’indipendenza della Sicilia, e il lavoro ce lo creiamo noi, supportando la gente che rischia di vivere per strada!”.

Lo slogan della futura manifestazione resta lo stesso: “Lavoro immediato o il reddito non si tocca!”. Se non riceveranno risposte e soluzioni concrete, i manifestanti fanno sapere di esser pronti ad iniziare anche lo sciopero della fame. 

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