Nuovo Dpcm in vigore da sabato: ecco cosa cambia fino al 5 marzo

Si va verso il divieto dell’asporto dalle 18

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GIUSEPPE CONTE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Con una crisi di Governo in atto, dopo le dimissioni dalla maggioranza di Italia Viva, nella giornata odierna sarà presentato il nuovo Dpcm. Il premier Conte parlerà in conferenza stampa. Le misure restrittive saranno in vigore fino al 5 marzo.

Una sola novità rispetto alle bozze dei giorni scorsi: il divieto di spostamento tra regioni, anche in zona gialla, sarà valido fino al 15 febbraio.

LE REGOLE FINO AL 5 MARZO

  • Consentito di andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno, per un massimo di 2 conviventi (esclusi i minori di 14 anni).
  • Confermato il coprifuoco, in vigore dalle 22 alle 5 del mattino: vietato uscire e spostarsi, fatta eccezione per motivi di lavoro, salute o famiglia.
  • Per bar e locali divieto d’asporto dalle 18. Questo per evitare che si possano creare assembramenti come è successo nei giorni scorsi a Lucca.
  • Nella scuola superiore al 50-75% degli studenti sarà garantita la didattica in presenza; mentre per le elementari e le medie continuano le lezioni in classe a pieno regime.

Riaprono i musei nelle zone gialle, ma solo nei giorni feriali. Gli impianti di scii restano chiusi almeno fino al 15 febbraio, così come palestre, piscine, cinema e teatri. L’obiettivo, però, è cercare di far ricominciare gli sport individuali nelle zone gialle. Riprenderanno le crociere con bandiera italiana, saranno svolte “nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”

Con il nuovo decreto verrà introdotta la zona bianca: per accedervi le regioni dovranno avere per tre settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100 mila abitanti e un rischio basso; varranno solo il distanziamento sociale e la mascherina. Ci vorrà del temo prima che una regione possa entrare in questa nuova zona.

LA DIVISIONE DELLE REGIONI

Cambiano i criteri per accedere alle zone, con un ulteriore inasprimento. Con un Rt 1, livello di rischio alto o con un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e rischio moderato si va in zona arancione. Con Rt a 1.25 in rosso.

Tra sabato e domenica dovrebbero cambiare così le zone: Sicilia, Lombardia e Emilia Romagna in zona rossa; Lazio, Liguria, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Umbria, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano e di Trento in zona arancione. Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta gialle.

Infine confermata la proroga dello stato d’emergenza fino al 30 aprile, anche se il Cts chiedeva il prolungamento fino a luglio.