Nuovo look per Curatolo Arini 1875: ecco le nuove etichette

Nata 146 anni fa, l’azienda marsalese Curatolo Arini 1875 ha rinnovato il look delle etichette monovarietali, di due territoriali e delle Riserve di Marsala, mantenendo forte il legame con la storia, il territorio e l’arte

CURATOLO ARINI 1875

Una storia di famiglia, tramandata di generazione in generazione, che da un secolo e mezzo scommette sul territorio marsalese. Nata nel 1875, l’azienda, oggi, vanta una rilevante realtà di 2 milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Il forte legame tra storia, persone e innovazione ne sono la prova. Il suo fondatore, Vito Curatolo Arini, che già coltivava e produceva vino, decise di trasformare la sua attività di produttore in azienda vitivinicola. La produzione di Marsala venne apprezzata in tutto il mondo e la cantina si distinse, fin da subito, per la modernità degli impianti enologici utilizzati.

LE NUOVE ETICHETTE: MONOVARIETALI E TERRITORIALI

Le nuove etichette mantengono saldo il legame tra presente e passato. L’obiettivo del restyling è parlare in modo diretto con il consumatore finale, grazie all’uso accurato di colori e texture, mantenendo però elementi tradizionali legati alla storia del brand.

«Dopo quasi 10 anni dalla nascita della linea Curatolo Arini – dice Alexandra Curatolo, responsabile marketing dell’azienda – abbiamo sentito l’esigenza di darle un’aria più fresca e moderna, al contempo in linea con le etichette in stile liberty dei nostri Marsala, parte fondamentale della nostra storia».

Le etichette dei monovarietali, dai colori accesi e brillanti, riproducono in modo fedele lo stemma di famiglia. Questo elemento “griffa” tutti i documenti storici ancora riscontrabili nell’antico baglio marsalese, oggi sede dell’azienda.

“Gagliardetta”, Zibibbo in purezza, e “Sciarra Soprana”, la Riserva di Nero d’Avola, rafforzano il legame con il territorio dal quale provengono le rispettive uve. Il ventaglio è un elemento comune a entrambe le referenze. Questo “è stilizzato e riproposto in vari modi sulle varie etichette e in tutto il materiale grafico che ne deriva. Abbiamo fatto estrema attenzione nell’uso di colori, di texture particolari che arricchiscono le etichette e carte naturali tutte certificate FSC per seguire il nostro orientamento verso una produzione sempre più sostenibile» continua Alexandra Curatolo.

IL LEGAME TRA ARTE E VINO: LE RISERVE DI MARSALA

Non manca, però, il legame tra arte e vino, ripreso nelle etichette. Infatti, Vito Curatolo Arini, commissionò ad Ernesto Basile, padre del Liberty Siciliano, stile elegante e raffinato, il disegno dell’etichetta del suo primo Marsala, che ancora oggi è utilizzata.

Il restyling delle Riserve di Marsala è, quindi, un omaggio agli avi della famiglia.

«Per le Riserve siamo ritornati alla vecchia bottiglia Martinique – prosegue Alexandra Curatolo – dopo il ritrovamento di alcune bottiglie storiche che erano state gelosamente custodite dal nipote del fondatore Vito. In onore ai nostri antenati, quindi, facciamo un passo indietro e riutilizziamo le bottiglie che a loro erano care: queste saranno completate da etichette frutto di un restyling di uno studio grafico toscano, che come in tutte le nostre migliori riserve presentano la famosa, splendida ed inconfondibile “Damina”, disegnata dallo studio di Ernesto Basile nel lontano 1875».

Con questa riprogettazione, pertanto, si è voluto dare importanza alla comunicazione. L’etichetta, la bottiglia, il materiale tangibile e non tangibile che le circonda: cartoni, brochure, flyer, sito web e social. Tutti avranno una veste nuova più dinamica, giovane ed energica che si sposa elegantemente con la storia, la tradizione e l’eleganza che contraddistingue i vini Curatolo Arini da oltre un secolo.