Arrestato dai servizi segreti ucraini oligarca filo-russo fedelissimo di Putin
L’oligarca è accusato di aver sostenuto le forze separatiste nel Donbass ed era il candidato di Putin per sostituire Zelensky nel caso di vittoria russa a Kiev
I servizi segreti ucraini hanno arrestato Viktor Medvedchuck, oligarca e politico ucraino di origini russe. È ritenuto vicino a Vladimir Putin, tanto da essere il padrino di una sua figlia, ed è uno dei simboli dei nemici interni del presidente Volodymyr Zelensky. Era l’uomo che, nel caso in cui l’esercito di Mosca fosse riuscito a destituire l’attuale presidente, avrebbe dovuto rubargli la poltrona. A dare notizia della sua cattura è stato proprio Zelemsky, che sui suoi profili social ha pubblicato una foto di Medvedchuck in tuta mimetica, seduto e con le manette ai polsi, commentando: “Ben fatto! Gloria all’Ucraina”.
L’OLIGARCA AVREBBE SOSTITUITO ZELENSHY SE DESTITUITO
Medvedchuck era latitante, perché dopo essere stato arrestato con l’accusa di alto tradimento pochi giorni dopo lo scoppio del conflitto, mentre si trovava agli arresti domiciliari era riuscito a fuggire. Era deputato e leader dell’opposizione filorussa “Piattaforma di opposizione – Per la vita”. Adesso l’intelligence ucraina lo ha riacciuffato con un’operazione speciale, accusandolo di aver sostenuto le forze separatiste nel Donbass. Sui profili ufficiali delle autorità è pubblicata, come un trofeo, la sua foto in tuta mimetica e ammanettato, lo sguardo perso nel vuoto e i capelli arruffati.
MOSCA: «POTREBBE ESSERE UNA NOTIZIA FALSA»
La notizia della sua cattura è subito rimbalzata a Mosca, dove il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato di non poter al momento confermare. «Sì, ho visto la foto di Medvedchuk con le manette ─ ha detto ─. Ma potrebbe essere un falso, la notizia andrebbe verificata. Perché circolano tante notizie false». Si tratta, comunque, di un arresto che per il governo russo rischia di diventare molto imbarazzante. Anche per i possibili segreti strategici e militari custoditi da Medvedchuk. L’operazione è arrivata mentre Kiev contemporaneamente confermava di avere stilato un elenco di 100 “traditori” della patria, scrivendo: “L’Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e l’ong Honest Movement hanno inserito nel registro 73 politici, 13 funzionari delle forze dell’ordine, 13 media e un giudice”. L’elenco contiene dati sui presunti collaborazionisti di 14 regioni dell’Ucraina.