Un gesto incivile, compiuto da vigliacchi insensibili alle difficoltà economiche e gestionali che i ristoratori affrontano nella problematica fase sanitaria in atto post lockdown.
A Palermo, in via Enrico Albanese, una traversa di via Libertà molto trafficata dove hanno sede condomini, bar, uffici, negozi di abbigliamento, centri estetici e la Casa di reclusione “Ucciardone- Calogero Di Bona”, qualcuno ha compiuto un atto che ha gettato in uno stato di comprensibile sgomento il proprietario del ristorante – pizzeria “Da Diego“, della storica famiglia Di Giovanni, che si trova al civico 104/a della strada: l’ombrellone sistemato all’esterno a beneficio della clientela è stato rubato.
L’inqualificabile episodio, raccontato dal signor Diego Di Giovanni sulla pagina facebook dedicata al locale, è reso ancora più odioso alla luce delle condizioni di difficoltà che gravano sugli esercenti a causa delle conseguenze del Coronavirus. “Il lavoro in questo periodo scarseggia – afferma Diego, ristoratore molto noto in città e non solo – abbiamo compiuto molti sacrifici per acquistare le attrezzature, e ci fanno anche questo”. Parole dense di sconforto, che si accompagnano a considerazioni – certamente dettate dalla rabbia ma assolutamente condivisibili – sui livelli di civiltà che caratterizzano Palermo. Immediate sono state le reazioni di solidarietà da parte dei clienti o di semplici cittadini, disgustati dall’accaduto. In molti invocano pene severe per i ladri e sottolineano il cinismo manifestato verso un’attività produttiva che cerca di rialzare la testa e proseguire nella quotidianità, seppure tra mille difficoltà. L’auspicio è che le telecamere di qualche esercizio abbiano ripreso il furto e si possa così tentare l’identificazione dei malviventi. L’Ucciardone si trova proprio alla fine di via Enrico Albanese, ma sono solo tre minuti di strada a piedi dal locale. Ci piace immaginare che la destinazione degli autori del gesto possa essere proprio quella.