Omicidio agricoltore di Cerda, arrestati la moglie e il migliore amico
I due erano amanti e avrebbero pianificato nei dettagli l’omicidio di Carlo Domenico La Duca
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Reparto Territoriale di Termini Imerese hanno tratto in arresto una donna trentaseienne di Termini Imerese e un uomo cinquantasettenne palermitano, operaio, coniugato. Sono gravemente indiziati del reato di omicidio e soppressione del cadavere di Carlo Domenico La Duca, agricoltore, già residente a Termini Imerese. I militari hanno dato esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Palermo.
Dalle complesse attività investigative coordinate dalla Procura di Palermo, iniziate dal giorno della scomparsa di La Duca, il 31 gennaio 201, condotte attraverso intercettazioni, analisi dei tabulati, analisi immagini dei sistemi di videosorveglianza, assunzione di informazioni e acquisizioni informatiche e documentali è emerso, in via gravemente indiziaria, che i due arrestati, rispettivamente moglie e migliore amico della vittima, amanti, dopo avere pianificato l’omicidio, hanno attirato la vittima a Palermo nel terreno di proprietà del cinquantasettenne; qui lo hanno ucciso, per poi successivamente condurre la sua autovettura a circa 12 km di distanza dal luogo del fatto al fine di depistare le indagini. Le acquisizioni investigative hanno anche permesso di demolire gli alibi che i due avevano creato nel corso del tempo per tentare di allontanare da sé l’attenzione degli inquirenti.
OMICIDIO AGRICOLTORE PIANIFICATO DAI DUE AMANTI
I due arrestati, che alla data dell’omicidio già intrattenevano da diversi anni una relazione sentimentale clandestina, hanno pianificato nei minimi dettagli l’omicidio, l’occultamento del cadavere ed i depistaggi utilizzando, tra l’altro, utenze segrete e negando da sempre qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
E’ obbligo rilevare che gli odierni indagati e destinatari della misura restrittiva, sono al momento solamente indiziati di delitto, pur gravemente. La loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.