Omicidio Badr Boudjemai, convalidato l’arresto del cameriere tunisino

Il 41enne algerino è stato ucciso con tre colpi di pistola in via Roma nella notte tra venerdì e sabato

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Il gip Angela Lo Piparo ha convalido l’arresto di Alì El Abed Baguera, il cameriere tunisino di 32 anni accusato di avere ucciso, nella notte tra venerdì e sabato, il 41enne algerino Badr Boudjemai. L’omicidio è avvenuto in via Roma, di fronte alle Poste centrali.

Il gip ha disposto per il tunisino la misura cautelare in carcere. Per il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Vincenzo Amico, che coordinano le indagini dei carabinieri, lui sarebbe l’assassino.

Omicidio Badr Boudjemai, le indagini

Stando a quanto finora ricostruito, Alì El Abed Baguera lavorava presso il locale Al Magnum di via Emerico Amari, non distante dunque dal ristorante Appetì dove invece lavorava Badr Boudjemai. Tra i due in passato ci sarebbero stati degli screzi a livello lavorativo. Tuttavia Alì, davanti al pm, si è dichiarato innocente: “Non mi rovino la vita per un cliente in più o un cliente in meno”. 

Contro di lui ci sarebbero le immagini delle telecamere della zona, che mostrano un uomo con un giubbotto scuro e il volto nascosto da un cappuccio che segue l’algerino per circa venti minuti prima dell’omicidio. Dopo che il consulente della Procura avrebbe provveduto a “pulire” le riprese notturne, estrapolando alcuni frame, gli investigatori ritengono di avervi riconosciuto il cameriere tunisino. L’avvocato Salvino Caputo sostiene invece che non si tratterebbe del suo assistito e che alcuni testimoni lo collocherebbero a casa. Al momento l’arma del delitto non è stata ritrovata. 

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