Omicidio a Boccadifalco, confessa il padrone di casa: Aleandro Guadagna ucciso a colpi di fucile
Ha confessato l’omicida di Aleandro Guadagna, il ragazzo di 32 anni ucciso a colpi di fucile questa mattina in via Mulino 32 nel quartiere Boccadifalco di Palermo. Si tratta del padrone di casa della vittima, Giuseppe La Corte, 77 anni originario di San Martino, frazione di Monreale. Il movente è legato ai mancati pagamenti di affitto da parte di Guadagna: stamane La Corte aveva mandato un messaggio al figlio dove annunciava che avrebbe risolto “la questione economica” una volta e per tutte.
Dal 2015 La Corte aveva affidato casa al trentaduenne ma da subito erano nati problemi e dissidi. Stamattina l’ultimo faccia a faccia: l’anziano ha aspettato l’uomo che uscisse da casa e poi gli ha sparato. I familiari del giovane hanno allertato subito il 118 e le forze dell’ordine, ma purtroppo per Guadagna non c’era più nulla da fare.
Nessun pentimento da parte dell’assassino
I carabinieri sono subito partiti a caccia del killer dopo aver sentito alcuni testimoni. La Corte è stato fermato nei pressi del centro commerciale “La Torre” nel quartiere Borgo Nuovo, in auto aveva ancora il fucile con il quale ha ucciso Guadagna. Portato nella caserma di San Lorenzo, il killer ha confessato senza mostrare segni di pentimento o tensione. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio aggravato.
Omicida sottoposto allo stub
L’anziano, inoltre, è stato sottoposto all’esame dello stub, il tampone utile al recupero delle micro particelle volatili della polvere da sparo sul corpo e sugli indumenti. Il test verrà inviato al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di rito.
I Carabinieri hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto del pensionato che adesso si trova presso la locale casa circondariale in attesa della convalida da parte del Giudice per le indagini preliminari.
La vittima
Aleandro Guadagna, come anticipato, era già noto alle forze dell’ordine. Nel 2015 era stato parte infatti di un commando formato da tre persone che aggredì e rapinò in casa un non vedente, residente in zona Cruillas. Col pretesto della consegna di un pacco, i tre erano entrati nell’abitazione dell’uomo e avevano rubato 30mila euro in contanti e gioielli.
Guadagna venne arrestato a due anni dall’episodio, nel 2017. A condurre all’arresto anche l’acquisizione di un’impronta papillare. Era sposato e padre di tre figli.