Omicidio Francesco Bacchi a Balestrate, ecco chi è il ventenne fermato
Si chiama Andrea Cangemi, è di Partinico e ha 20 anni. Sarebbe stato lui a colpire mortalmente Francesco Bacchi, il coetaneo ucciso durante una rissa sabato notte a Balestrate vicino la discoteca Medusa. Cangemi avrebbe confessato l’omicidio, ma sottolineando che non era sua intenzione ucciderlo. Sia il presunto assassino che la vittima erano di Partinico, hanno frequentato lo stesso liceo scientifico “Santi Saverino” nel comune palermitano. Cangemi ha trascorso la notte al carcere Pagliarelli di Palermo, in attesa della convalida del fermo.
In totale nella giornata di domenica i carabinieri hanno interrogato circa sette persone, tutte avrebbero preso parte alla rissa. Le indagini continuano per chiarire come sono andati realmente i fatti, gli inquirenti vogliono capire se la confessione del ventenne corrisponde al vero o c’è altro dietro il brutale omicidio di Francesco Bacchi.
Ucciso Francesco Bacchi, figlio di Ninì
Il giovane ucciso sabato notte è figlio di Ninì (Benedetto) Bacchi, il re delle scommesse online, condannato per mafia nell’inchiesta Game Over. L’uomo è stato condannato in appello a 13 anni e 9 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa e autoriciclaggio.
La rissa e il colpo fatale
Pare che il 20enne sia stato coinvolto in un’aggressione cui avrebbero partecipato diverse persone – almeno sei – tentando di separare alcune di loro. A causa delle botte, sarebbe poi caduto a terra battendo violentemente la testa. Nonostante i soccorsi immediati, per Francesco non c’è stato nulla da fare.
“Rissa scoppiata fuori la discoteca
Il titolare del locale Medusa Dancefloor smentisce che la rissa sia scoppiata all’interno della sua attività: “Dentro la discoteca non c’è stata alcuna rissa – ha dichiarato all’Adnkronos – e ci sono oltre 400 persone a poterlo confermare, oltre alle 60 persone che lavorano con noi e il personale della Siae”.
“É stata una serata tranquilla – racconta – tanto è vero che alle 3 abbiamo mandato via l’ambulanza privata che teniamo sempre davanti al locale. Solo alle 3,05, quando il locale era già chiuso, abbiamo saputo quello che era successo fuori dalla discoteca, a circa 200 metri di distanza. E abbiamo dato soccorso al ragazzo. L’ambulanza è arrivata dopo circa un’ora…”.
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