Omicidio La Rosa a Terrasini, sei mesi per il giovane che partecipò alla rissa
Condannato in via definitiva Rosario Namio, il 23enne di Cinisi che avrebbe partecipato alla rissa costata la vita a Paolo La Rosa. La cassazione ha respinto il ricorso in appello presentato dai legali dell’imputato, confermando quindi i 6 mesi di reclusione, pena sospesa, che erano stati inflitti in corte d’appello.
La sentenza conferma che il giovane non sarebbe stato estraneo alla tragedia, quantomeno agli antefatti che poi porteranno Paolo a morire con le coltellate inferte da Pietro Alberto Mulè, 22 anni di Cinisi, già condannato a 22 anni per l’omicidio in appello.
L’accaduto
Paolo La Rosa, quella sera di febbraio, era in discoteca con amici. Secondo i testimoni che hanno assistito al delitto, Pietro Alberto Mulè, all’epoca 20enne, aveva inizialmente litigato all’interno del locale con un buttafuori. Quando stava per andare via, iniziò ad attaccar briga con il ragazzo con il quale aveva già dei contrasti. I motivi erano legati al fatto che alla vittima non piaceva la frequentazione sentimentale tra la sorella e Filippo Mulè, cugino di Pietro Alberto. Paolo fu colpito da diverse coltellate al collo e al torace che non gli lasciarono scampo.